Il rito con cui Bledar ha iniziato <br>il cammino per il Battesimo.

PADOVA La gioia di avere un figlio «salvato per i capelli»

Bledar è recluso nel carcere di Padova. Sul suo fascicolo c’è la scritta: fine pena: mai. Uno, insomma, che nella vita ne ha combinate tante. Ma in carcere è avvenuto un fatto che gli cambiato la vita: attraverso il lavoro ha conosciuto degli amici che gli hanno fatto vedere che la sua vita valeva ancora la pena essere vissuta. Perché c’era Qualcuno che gli voleva bene. Oltre il male compiuto. Le sue giornate sono rimaste uguali, ma tutto è cambiato. E lui musulmano, nato in Albania, «nello stesso cortile di Madre Teresa», in primavera ha chiesto di diventare cristiano e ha iniziato il suo cammino di catechesi per ricevere il Battesimo (cfr "Tracce" aprile 2010) scegliendo come nome nuovo Giovanni.
Bledar Giovanni ha scritto ai suoi genitori, che vivono a Scutari (Albania), raccontando tutto quello che gli era avvenuto. E loro, dopo tanti anni, hanno ritrovato quel ragazzo che «il Signore ha preso per i capelli e salvato». Ecco l’ultima lettera che hanno inviato a Bledar
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Caro il nostro Bledar,
mentre ti scriviamo questa lettera preghiamo Dio che tu stia bene, in salute e con il lavoro, non abbiamo dubbi che tu stia bene perché vicino a te ci sono persone buone, però, una raccomandazione al grande Dio non fa mai male.
Tutto il resto pian piano si sistemerà, con l’aiuto del Signore Gesù e con il tuo aiuto che non deve mai smettere di proseguire il cammino che hai intrapreso. Bledar, con tutte le lettere che ci scrivi ci dai molta speranza per vivere sereni, finalmente possiamo riposare, non stiamo sempre lì con il pensiero che tu stia in mezzo a tanti problemi, quei problemi che ti cercavi e ti creavi senza pensare a quello che andavi incontro. Che bello sentirti parlare con serenità, sentirti dire anche una piccola cosa, ma con il cuore, senza tutta quella rabbia che faceva paura. Noi immaginavamo tutto anche se tu cercavi di nasconderci le cose che facevi noi capivamo che c’era qualcosa di brutto sotto. Ora te lo possiamo dire perché abbiamo capito che sei ritornato nella realtà. L’ultima lettera che ci hai mandato era così bella che l’abbiamo letta almeno una quindicina di volte, fino a tarda notte, perché siamo tanto contenti di te, che tu finalmente passi le tue giornate bene con la serenità che trasmetti anche a tutti noi.
Bledar, se noi crediamo alle cose del Buon Dio con tutto il cuore Lui ci aiuterà, io e tua madre preghiamo, pure tu devi pregare Dio e vedrai che Lui ti starà sempre vicino come è vicino a noi.
Ti scriviamo con l’amore che solo un genitore sa dare al proprio figlio, oggi con uno sguardo ancora più buono perché tu hai un volto bello, finalmente ti si è staccata quella vecchia maschera che ti rendeva brutto. Speriamo di venirti a trovare al più presto, perché vogliamo abbracciarti, vedere i tuoi occhi che sono cambiati.
Fra poco riceverai la cosa più bella che ognuno di noi desidera per te che è “la cancellazione dei peccati”. Con il Battesimo “Giovanni” la tua vita ricomincerà pulita, noi ti auguriamo di conservarla come il Signore te la dà. Siamo molto contenti che tu ci parli di Cristiano (il bambino ugandese adottato a distanza da Bledar, ndr), che continui ad aiutarlo a crescere, tu sei sempre stato così, hai sempre aiutato il prossimo con un gran cuore, sei sempre stato così da piccolo, se avevi un pezzo di pane lo dividevi con chi ti era vicino, questo è il dono che Dio ti ha dato fin dalla nascita. Tu questo lo devi condividere sempre con chi ti è vicino. Se senti che hanno perso la fiducia in Dio tu prega per loro che un giorno capiranno che stanno sbagliando.
Ti ricordi quando eri piccolo e andavi a scuola? Quando avevamo un grande giardino con tante piante di frutti diversi e tu ci portavi i tuoi compagni? Quando al posto dei libri la cartella la riempivi di frutta da dare a tutta la classe? Se Dio ti ha dato un cuore così grande io prego Dio che ti tenga un posto in Paradiso perché il tuo posto è lì, tu hai un cuore buono e Dio tutto questo lo sa.
Bledar, senza Dio noi tutti non saremmo qui, se perdiamo questo credo perdiamo la nostra natura di uomini e diventiamo solo degli animali. Tu per noi sei sempre un Angelo, hai sempre fatto molto per tutti e tutti noi eravamo certi che il Signore ti avrebbe preso per i capelli e ti avrebbe salvato, tu devi essere riconoscente al Signore che ti ha preso in tempo. Voi tutti che siete lì dentro vi dovete voler bene come fratelli, noi preghiamo per tutti voi.
Ti salutano le sorelle, i fratelli, cugini e amici tutti. Noi due ti mandiamo un grande abbraccio e preghiamo tutti i giorni che Dio ti sia da guida per continuare così, perché così sei veramente un bellissimo ragazzo, con amore mamma e papà.