La locandina del film.

CARNAGE Il massacro per una scaramuccia

Arriva in Italia uno dei film più discussi alla Biennale di Venezia. Dove il regista Roman Polanski prende di mira gli stereotipi della società. Lo abbiamo visto in anteprima per voi
Maurizio Caverzan

«L’altro giorno ho visto un programma alla tv con la sua paladina Jane Fonda: alla fine volevo iscrivermi al Klu Klux Klan». Faccia insolente e zero peli sulla lingua, l’avvocato Nancy Cowen (uno straordinario Christoph Waltz) ci mette poco a scardinare il buonismo della scrittrice dell’upper class newyorchese (Jodie Foster) con libro in uscita sul Darfur. Presentato alla Mostra del cinema di Venezia dov’è stato colpevolmente ignorato dalla giuria, Carnage (Massacro) di Roman Polanski è un gioiello del cosiddetto cinema da camera. Ironico, tagliente, con testi al vetriolo e situazioni grottesche: non sarà difficile riconoscersi in qualcuno dei protagonisti.
Siamo nella Brooklyn dei professionisti affermati, delle case ben arredate e dei cellulari che squillano continuamente, soprattutto quello del suddetto avvocato, costretto a gestire in tempo reale un complicato affare di farmaci nocivi. I figli undicenni di due coppie perbene hanno litigato - labbra gonfie e denti rotti – e ora i genitori della “vittima” hanno invitato quelli del bullo per comporre civilmente il piccolo incidente. Le intenzioni di tutti sono buone, ma le frustrazioni che covano sotto l’ipocrisia finiranno per scardinare il sistema delle convenienze sociali. Bastano due correzioni linguistiche all’aspirante scrittrice che si ciba di letteratura e cataloghi d’arte per rompere gli equilibri. Tra amor proprio ferito e nevrosi detonate con l’aiuto dello scotch, attraverso una feroce e progressiva autocoscienza di genitori e coniugi adagiati su convenienze sempre più friabili, il tentativo di conciliazione della scaramuccia tra i ragazzi si tramuta nel non solo simbolico “massacro” (dalla pièce di Yasmina Reza) del perbenismo occidentale.
Splendidamente recitato dal poker di attori in gara tra loro - ci sono anche Kate Winslet, broker benpensante, e John C. Reilly, disincantato commerciante - e con dialoghi sul filo del rasoio, a finire davvero al tappeto sono le presunte certezze del politicamente corretto. Geniale il finale.

Carnage
di Roman Polanski
con Jodie Foster, Kate Winslet, Christoph Waltz, John C. Reilly