Tom Cruise si arrampica su un grattacielo a Dubai.

La nuova Mission? Un regista Pixar e Cruise insieme

Adrenalina, inseguimenti e botte, il regista de "Gli Incredibili" e "Ratatouille" alle prese con un cast di tutto rispetto, in un film d'azione che non si prende troppo sul serio
Martino Clericetti

Il cinema nasce e resta ‘immagine in movimento’ e non dobbiamo dimenticarcelo. Per questo – è un consiglio personale, naturalmente – tra tanti film d’autore, commoventi e suggestivi per dialoghi e primi piani… qualche volta bisogna infilarci un bel film d’azione. Per non perdere il contatto con quelle emozioni più sanguigne e divertenti che solo il grande schermo sa regalare, insomma.

E quindi, non solo per i patiti dei film ad alto tasso di adrenalina, ma per tutti quelli che hanno voglia di trascorrere 130 minuti di sano divertimento, ecco qui Mission: Impossible - Protocollo fantasma, il quarto capitolo della nota saga di spionaggio interpretata da Tom Cruise nei panni dell’agente Ethan Hunt, che in certi momenti supera per inventiva e spasso anche i film precedenti.
La trama in breve: un intrigo internazionale, il rischio di un ritorno alla Guerra fredda, un thriller che parte da Mosca, passa da Dubai e si conclude in India. E poi esplosioni, botte inseguimenti, marchingegni ultrasofisticati per spie del nuovo millennio e i classici travestimenti. Fine della trama.

Segnalazione numero uno: Tom Cruise è un grande attore e ha ancora voglia di divertirsi e di divertire, senza l’ansia di dover nascondere al mondo i suoi 50 anni. Così, senza stuntman, recita da solo in tutte le scene più pericolose. Ma è autoironico e ci fa sorridere quando, sul cornicione di un ospedale russo, a torso nudo ma senza più i muscoli di una volta, vorrebbe sfuggire a un poliziotto che lo tiene sotto tiro ma non ha più la verve e l’età per lanciarsi nel classico cassonetto dei rifiuti 10 metri più sotto. Poi naturalmente si lancia.
Segnalazione numero due: insieme a Cruise e ad altri bravi attori che sicuramente “avete già visto da qualche parte”, nel cast figura Jeremy Renner, candidato all’Oscar per “The hurt locker” nel 2008 e per “The town” nel 2009. Questo è il bello degli Americani: nei film d’azione con le sparatorie ci recitano i candidati all’Oscar.

Segnalazione numero tre: il bravo regista del film non ha esperienze precedenti nel cinema d’azione. E a dire il vero, nemmeno con attori in carne ed ossa. Le due pellicole che ha diretto prima di questa sono “Gli Incredibili” e “Ratatouille”, due tra i più celebri cartoni Disney-Pixar. Non potevano esserci credenziali migliori per realizzare un film divertente e accattivante, a tratti anche spiritoso, di quelli che non ti lasciano assopire sulla poltroncina del cinema neanche per un secondo. Mission molto molto impossible: andare a vederlo con la moglie. Io ce l’ho fatta, pur temendo il confronto con Tom.

Mission Impossible IV - Protocollo fantasma
di Brad Bird,
con Tom Cruise, Paula Patton e Jeremy Renner