La casa di riposo "Padre Damiani" (Pesaro).

Una chiamata inaspettata

Alcuni fatti che rendono tristi e appesantiscono le giornate. Maria Teresa ne parla con un'amica, poi una telefonata da un numero sconosciuto. Quello che sembrava uno scherzo si rivela la riscoperta di uno sguardo diverso su di sé

Ieri a Scuola di comunità si leggeva il pezzo del Triduo che riguardava lo sguardo che Gesù ha avuto su Giuda nonostante lo avesse tradito, chiamandolo addirittura «amicus meus». Anche io durante quella settimana ero riuscita ad accorgermi di quello sguardo su di me. Un giorno, mentre ero al telefono con una mia amica e le raccontavo alcuni fatti che mi avevano reso davvero triste, mi arriva una chiamata da un numero che non avevo salvato sul cellulare. Rispondo e mi sento dire: «Buonanotte». Riattacco subito dal momento che pensavo fosse solamente uno scherzo e riprendo a parlare con la mia amica. Dopo qualche minuto mi richiama lo stesso numero, rispondendo un po’ innervosita, e sento dall’altra parte: «Sono Giovanni di Casa Padre Damiani». Era lui: il vecchietto con cui faccio caritativa da circa un anno.

Sono rimasta davvero stupita perché nonostante la caritativa fosse finita da un mesetto e non ero più andata a trovarlo, lui non si era scordato di me e non voleva che l’estate potesse “dimenticare” quei piccoli momenti che avevamo vissuto insieme durante l’inverno. Abbiamo parlato per circa quindici minuti, mi ha chiesto come era andata la pagella, come trascorro le giornate e se sarei andata in vacanza con i miei amici o con i miei genitori.

È davvero bello poter scoprire come una persona ti ha davvero a cuore, nonostante a noi sembri di non aver fatto nulla di così importante per lui. Concludendo la telefonata, ho promesso che sarei ritornata da lui prima di partire per la Polonia. Lunedì sono andata a trovarlo e con grande stupore mi ha abbracciato e mi ha ringraziato della visita. Grazie a questa esperienza ho davvero capito che sebbene fossi triste e dispiaciuta per quello che era accaduto, Cristo si è reso ugualmente presente nella mia giornata grazie al Suo sguardo che ti dice: «Ehi amico mio, io non ti mollo».

Maria Teresa, Pesaro