Al ritorno dal Piz Boé, 3152 mt.

Alla ricerca della bellezza con la B maiuscola

Una vacanza di Gioventù Studentesca a Mazzin di Fassa, in Trentino. Tema, il titolo del Triduo di Pasqua, "Tutto comincia con un incontro". Di seguito, alcuni contributi dei ragazzi, raccolti giorno per giorno e letti durante le serate

Una vacanza eccezionale, quella di trecento studenti con i loro insegnanti a Mazzin di Fassa. Eccezionale, come direbbe don Giussani, cioè corrispondente alle esigenze del cuore, alle sue domande. Sono venuti da Crema, Cremona, Arona, Pavia, Magenta, Saronno, Corsico, alcune zone di Milano, Como, Abbiategrasso, Piacenza, lasciandosi guidare da don Lorenzo, che ha indicato il solco del cammino seguendolo lui per primo. Le vacanze, che si sono tenute dal 6 al 10 luglio, hanno avuto lo stesso tema del Triduo di GS: "Tutto comincia con un incontro". L'incontro con la bellezza delle Dolomiti, con due gite meravigliose, una al Catinaccio, l'altra al Piz Boè; l'incontro con don Marco, che ha raccontato di come sia stato toccato dalla fede con cui un ragazzo ha affrontato la malattia che lo ha portato alla morte; l'incontro con Giorgio Paolucci, che ha accompagnato i ragazzi dentro il dramma dei cristiani perseguitati, fino al racconto della situazione attuale di un oratorio di Aleppo, che chiede aiuto e gemellaggi; l'incontro quotidiano con i volti di chi da Cristo viene toccato e cambiato ora. La sfida è stata vissuta poi in un modo originale. Ogni giorno i ragazzi e le ragazze sono stati invitati a cogliere ciò che li colpiva, a riconoscere il contraccolpo dell'incontro in qualunque modo si manifestasse, la natura, un amico, un volto, un richiamo, il gioco, e a segnalarlo o con Whatsapp o via email. I contributi, fotografie o scritti, venivano raccolti e, alla sera, comunicati a tutti: era il modo in cui uno diceva «sì» al Mistero che si manifestava. È diventato strada per tutti, e ha segnato la nascita di un'amicizia imprevista e affascinante. Così, l'amicizia è diventata guardare nella stessa direzione, la direzione che un Altro segna nella vita.
Gianni, Abbiategrasso

Alcuni contributi dei ragazzi:

Quello che sto incontrando adesso è una compagnia che mi accoglie sempre a braccia aperte per come sono, che mi aiuta, che mi fa divertire. Questa compagnia penso che rispecchi ciò di cui sono alla ricerca e il mio desiderio. Sto facendo un cammino al fianco di amici che mi stanno aiutando sempre di più: desidero essere felice ogni giorno della mia vita.
Teresa

Di solito cerco di fare sempre tutto da me, senza considerare il fatto che io non faccio proprio nulla; oggi però, guardando le montagne così grandi e imponenti ed io così piccola, mi sono resa conto che c'è per forza un Altro che fa tutto, perché chi se non Dio può aver fatto qualcosa di così spettacolare e grandioso?
Giulia

Oggi, durante la salita ripida, pensavo di non farcela più e spontaneamente mi sono aggrappata a Clodis. Lui mi ha tenuta per tutta la strada. Mi ha molto colpito questo, perché la scorsa vacanzina avevo dato una mano alle mie amiche. Invece questa volta, senza che lui mi dicesse niente, ero io ad essere tenuta per mano. È stata la dimostrazione di un bene per me, e soprattuto di una "non solitudine". Eravamo lì ed eravamo insieme, in silenzio, senza nessun discorso.
Gaia

Oggi, davanti alla grandezza delle montagne, non potevo rimanere presa nei miei pensieri e problemi: mi sono dovuta spostare, perché la loro bellezza ha annullato tutto. Mi ha fatto sentire piccolissima, ma libera. Perché se c'è Qualcuno che mi ha messo davanti questa bellezza, non posso neanche provare a metterla in secondo piano. Sarebbe come prendere il miglior regalo che ti fanno e buttarlo via. Ora però mi chiedo: come faccio a scorgere quella bellezza, quella imponenza anche in quello che al primo impatto non mi corrisponde?
Sara

Questa mattina mi sono svegliato presto: ho fatto un giro intorno all'albergo e ho scoperto (o meglio, riscoperto) il profumo delle montagne. Credo che un incontro che possa farmi gustare la vita sia favorito dalla bellezza. E spero che la bellezza che ci circonda in questi giorni ci aiuti ad accorgerci di questo incontro. Però io ho una domanda: come si attua questo incontro di cui stiamo tanto parlando?
Giovanni

Oggi, salendo l'ultimo pezzo, mi sono sentita voluta bene per il semplice fatto di essere io. La camminata è stata faticosa, ma non è mancato il sostegno dei miei amici che hanno creduto in me facendomi capire che non ero sola. Ma perché ora, con tutto questo, ho comunque il terrore che finisca troppo presto? Perché non riesco a godermelo senza pensare al dopo?
Alessandro

Andare con i miei amici verso questa grandezza indescrivibile, la grandezza travolgente del Creato: questo è stato per me l'incontro di oggi. E mi sono fidato, fidato di loro che mi volevano, ci tenevano che fossi su con loro: se non mi fossi fidato mi sarei perso questa bellezza.
Francesco

Oggi, finalmente, mi sono sentito parte di una compagnia. Prima ero scettico: pensavo che quello che poteva sembrare un incontro invece non lo fosse, perché finiva in un lampo e mi lasciava dietro solo una delusione. Delusione perchè quell'"adesso" in cui voglio vivere una vita autentica è troppo corto, e mi chiedo come posso farlo continuare. Per questo motivo mi sentivo destabilizzato, ed ero estraneo a tutto quello che stava accadendo. Dopo averne parlato con mia sorella, oggi, ho cercato il più possibile questo incontro: tentavo di tenermelo stretto e di vivere a pieno le esperienze che mi venivano proposte. Quando abbiamo iniziato i giochi della mattina non ero neanche troppo sicuro. Ma ho visto l'attenzione che ognuno nella squadra metteva dentro quello che stava facendo, il fatto che tutti avevano un ruolo fondamentale e che ci si aiutava a non perdere la testa per l'avversario o per l'arbitro: questo mi ha risvegliato, ho cercato di dare il massimo e di trovare qualcosa che mi toccasse in quello che stavo facendo. Alla fine, anche il fatto che avessi una singola opinione o critica, mi ha fatto capire che c'ero stato, che quel momento era anche mio.
Emanuele

Domani è già finita la vacanza. È passata così in fretta, ma cosa è rimasto? A me è rimasta la prima impronta di un'amicizia che si è approfondita, ampliata ed è diventata più vera!
Teresa

Oggi nella gita è stato tutto uno spettacolo. Soprattutto le montagne, che testimoniamo quanto sia bello il mondo e quanto sia grande Dio. Sono stata preferita, Qualcuno ha voluto preparare questo capolavoro per me. Ma la più grande bellezza siamo stati noi. Noi, stupiti davanti all'infinito, davanti a una grandezza che non cessava. Io ero felice. Io sono felice perché ho capito che cosa vuol dire essere circondata da una bellezza che ti scoppia dentro al cuore.
Caterina

Oggi sono riuscito finalmente ad abbracciare la realtà: nel mio caso, l'essere in grado di osservare e apprezzare non solo le grandi bellezze, come le montagne, ma anche essere attento alle piccole cose che il Signore ha fatto per abbellirle, come quei fiorellini sotto le rocce, a 3.000 metri di altezza. E, soprattutto, essere capace di condividerle con le persone che avevo accanto, non necessariamente amici miei. Grazie a questa gita ho sperimentato la bellezza con la B maiuscola, ossia lo stare tutti insieme ad osservare fantastici panorami. Grazie di cuore a tutti.
Francesco