L'evacuazione degli abitanti della costa cilena.

Di fronte al terremoto, cos'è l'uomo?

Questa notte, una forte scossa ha colpito il Paese, costringendo un milione di persone a lasciare le loro case per paura dello tsunami. Una lettera di padre Martino De Carli, missionario della Fraternità San Carlo

Cari amici,
proprio due giorni fa mi è capitato tra le mani, casualmente, questo proverbio giapponese: «Nella profondità dell’autunno, così come di fronte a un terremoto, guardo chi mi sta di fianco e mi domando: Che cos’è l’uomo?».
Ho ricordato questa frase ieri, quando, come tutti, ho percepito il senso d’impotenza e di fragilità che ci caratterizza e ci ferisce, di fronte all’apparente arbitrarietà della forza della natura.
E tuttavia, per chi ha ricevuto la grazia della fede, il cosmo, con la sua bellezza, ma anche con i suoi orrori, rimanda al Mistero. C’è un inesorabile punto di fuga verso il Mistero.
È vero, siamo fragili, impotenti. Ma affidati, salvati, accompagnati, abbracciati da Chi ci ha fatto e non ci abbandona.
Preghiamo gli uni per gli altri.

Grazie a Dio, i nostri amici di La Serena e di Viña del Mar stanno bene.
Un caro saluto

Padre Martino