Un momento di canti durante la vendita di Tracce.

A Porta Venezia «per capire di più»

Alcuni amici si trovano a vendere Tracce per le vie di Milano. Un inizio difficile fino all'incontro con un ragazzo senegalese con uno "strano libro". Non solo la diffusione di una rivista, ma la riscoperta di una preferenza su di sé

Sabato 17 dicembre abbiamo partecipato con alcuni amici alla vendita di Tracce a Porta Venezia. L'impatto della vendita non è sempre facile, molti tentativi vanno spesso a vuoto e in quei momenti emerge forte la domanda sul perchè si è lì. A un certo punto, ci siamo messi anche a parlare riguardo la "tecnica" migliore per proporlo, quando, inaspettatamente, una passante che aveva visto le riviste che avevamo in mano si ferma ed esclama: «Tracce?! Ero abbonata fino a una decina di anni fa, pensavo non esistesse più. Quanto costa?». Dopo un breve dialogo e dopo averle lasciato una copia, ci dice addirittura che sarebbe contenta di venire al gesto che faremo per le tende di Avsi. Ci ha lasciato la mail e siamo rimasti daccordo che la terremo aggiornata.

Poco dopo siamo stati fermati da un ragazzo senegalese che vendeva dei testi. Mentre parlava abbiamo visto spuntare, dalla pila di libri che teneva in mano, il libretto azzurro degli esercizi di due anni fa: Una presenza nello sguardo. Sorpresi gli abbiamo chiesto come facesse ad averlo. Lui ha risposto che quel testo era per sé e che non era in vendita perchè gli era stato regalato da un'amica. Noi, mostrandogli Tracce, gli abbiamo fatto notare la stessa origine per entrambe le pubblicazioni, che riportano in copertina la scritta: Comunione e Liberazione. A quel punto lui ci ha raccontato che è musulmano ed è interessato alla storia di tutti i profeti, compresa quella di Gesù. Alla nostra domanda sul perché avesse scelto di portare sempre con sé proprio questo testo lui ha risposto: «Per capire di più».

Ci siamo presentati e gli abbiamo regalato la rivista. Nonostante non avessimo comprato nessuno dei suoi libri, sembrava contento ed ha accettato volentieri il regalo. Un'ora dopo con il gruppo dei canti della scuola di comunità abbiamo cantato insieme qualche canzone di Natale accanto al banchetto di vendita dei Tracce. Di fronte alla semplicità del gesto e dell'incontro con queste persone che passavano per strada, crediamo di aver intuito una preferenza su di noi, cioè la possibilità di essere presi, raggiunti da uno sguardo, come il ragazzo senegalese che leggeva il libretto degli esercizi.

Giovanni, Paolo e Elia, Milano