Don Giussani a un Raggio nel 1954.

Sessant'anni in movimento

Dal 1954 ad oggi, un documentario per ripercorrere la vita di Comunione e Liberazione. A tutti la possibilità di inviare un video come contributo. Da tanti luoghi un mosaico di volti, storie e parole. L'occasione di raccontare una vita viva
Roberto Fontolan

Un viaggio lungo sessanta anni. Dal 1954, cioè da quando don Giussani iniziò a dialogare di cuore e ragione con gli studenti del Berchet, quella "cosa" da lui stesso chiamata movimento non si è mai fermata, mai ha smesso di camminare, di imparare mondi nuovi, di correggersi, di aprirsi all'incontro con chiunque. Che razza di realtà è questa che dal 1969 ha preso il nome di Comunione e Liberazione? Oggi che significa per me e per te appartenere a questa storia?

Come spieghi ad un collega di lavoro o ad un compagno di studi la tua scelta di adesione al movimento? E perché partecipare alla scuola di comunità? Che succede nella tua vita quando preghi o condividi un gesto di carità? Raccontare il grande e straordinario spettacolo della tua vita quotidiana, con le sue luci e le sue ombre, la sua gioia e la sua drammaticità: è questa la proposta che facciamo invitando ciascuno (da solo, con amici, in famiglia, in gruppo) a realizzare un proprio contributo per il documentario dedicato ai sessanta anni del nostro movimento, che ricorreranno nel 2014.

Dieci anni fa un altro filmato, trasmesso dalla Rai, provava a raccontare pezzi di storia e di presenza del movimento nel contesto di due eccezionali interviste, una con don Giussani e una con l'allora cardinale Ratzinger. Ora desideriamo proporre un viaggio nella contemporaneità, in questo tempo che ci separa dalla morte di don Giussani avvenuta nel 2005: volti, esperienze, storie, parole, avvenimenti che popolano la nostra esistenza di tutti i giorni, la nostra normalità quotidiana di persone che continuano a desiderare la vita nel e del movimento. Come documentare questo se non attraverso l'immediatezza, la vivacità, la trasparenza di un io che si racconta ad altri? Ecco quindi l'idea di proporvi di partecipare a questa opera comune con un vostro video, come tessera di un mosaico che vorremmo esteso e pieno di colori: l'Italia, ovviamente, ma poi Nigeria, Nuova Zelanda, Kazahstan Irlanda, Stati Uniti, Filippine, Russia, Venezuela e così via per i tanti Paesi dove c'è qualcuno che si definisce ciellino (persino in Suriname), nell'occasione di una cena, un viaggio, una difficoltà, una iniziativa nell'ambiente, portando i bambini a scuola, nella realtà del lavoro.
Tante voci, tanti luoghi, tanti colori, la multiforme bellezza dell'esperienza, delle mille esperienze di cui è intessuto questo "tempo della persona". "L' autoracconto" sarà l'elemento fondamentale di "CL 60" -altri aspetti saranno curati direttamente dalla redazione del progetto- ed è il motivo per cui l’invito è rivolto a tutti, perciò provateci e anche spingete i vostri amici a farlo. Può essere un'opera individuale, familiare o di gruppo. È possibile partecipare fin da subito con ogni mezzo (telecamera, ipad, smartphone, utilizzando webcam e skype), idea e stile, dalle interviste alla narrazione di una voce fuori campo alla presa diretta.

Per le poche e semplici regole cui attenersi e le modalità di invio (entro il 28 febbraio) consultate la pagina web www.video60.clonline.org; o scrivete a video60@comunioneliberazione.org