Mario Schifano, <em>Senza titolo</em>, fotografia ridipinta,<br> 1985-1995.

"Il rosario di Mario" a Casa Testori

Inizia il 4 ottobre la quarta edizione di "Giorni Felici". Venti gli artisti, molti i giovani esordienti. Protagonista sarà Schifano con 600 delle sue foto dipinte. Che secondo il gallerista Emilio Mazzoli erano «una forma di purificazione»
Giuseppe Frangi

Venti artisti chiamano venti artisti. È questa la formula scelta per la quarta edizione di "Giorni Felici", l’ormai tradizionale appuntamento di Casa Testori a Novate Milanese. Venti artisti a cui viene affidata una stanza della grande casa, liberi di declinare progetti che abbiano un nesso con questo luogo e con la sua memoria.

Protagonista dell’edizione di quest’anno è Mario Schifano, il grande artista romano, morto nel 1998, molto amato da Testori. A “invitarlo” a Casa Testori è uno dei trentenni di maggior successo dell’arte italiana di oggi: Andrea Mastrovito. A Schifano viene dedicato il salone della casa con un’installazione straordinaria: oltre 600 foto dipinte tutte distese ordinatamente su una grande pedana che occupa gran parte della sala. Le foto dipinte vengono dal più importante e appassionato gallerista di Schifano, Emilio Mazzoli, che le ha ribattezzate il “rosario di Mario”. Spiegando così la definizione: «Mario non era interessato al sacro, ma per me il suo lavoro era un po’ come una religione e mi faceva venire in mente le suore di clausura che pregano sempre per arrivare all’atarassia. Lui faceva lo stesso, lavorava di continuo, o disegnava o dipingeva, la sua era come una forma di purificazione. Certo, poi aveva questo laicismo del volere tutto e subito. Ma queste foto erano il suo rosario: ne teneva un mazzetto sempre sotto mano e mentre parlava con te o al telefono ci dipingeva sopra, sgranandole una dopo l’altra».

Ma "Giorni Felici" è soprattutto una grande vetrina per gli artisti giovani: anche quest’anno oltre la metà sono under 35, con una buona “truppa” di ventenni, indicati tra gli altri da Enzo Cucchi, Adrian Paci, Stefano Arienti, Gabriele Basilico, Bertozzi & Casoni, Marco Cingolani.

Tra gli artisti presenti c’è anche una forte dominante di artisti stranieri che lavorano in Italia, come Aleksander Veliscek, sloveno, che occuperà il vano scale con dei grandi quadri tra cui un potente e suggestivo ritratto di uomo in piedi alto oltre cinque metri. Tra gli autori da segnalare anche Kei Mitsuuchi, l’artista giappionese a cui Testori commissionò una serie impressionante di soggetti legati alla Passione (saranno esposti i disegni relativi a quei quadri); Marco Cirnigliaro che presenterà nuovi lavori e Luca Pignatelli, uno degli artisti italiani che sta conoscendo oggi maggior successo a livello di mercato che presenta un grande teschio dipinto su una tavola.

L’appuntamento è a Casa Testori,
largo Angelo Testori, 13
Novate Milanese
Dal 4 ottobre al 4 novembre. Apertura tutti i giorni lunedì escluso dalle 18 alle 22. Sabato e domenica, 11-20.