Jean-François Millet, "L'Angelus", 1858-59, Parigi.

Una simpatia profonda per la fatica quotidiana

Dal 9 al 18 marzo, la rassegna sulle opere di Jean-Francois Millet. Nell'anno dell'Expo, la Diocesi ambrosiana e Retemanager ripropongono la mostra curata per il Meeting 2014, come occasione di riflessione sul lavoro e il suo significato
Alberto Sportoletti

La crisi economica che stiamo vivendo fa emergere un problema culturale più vasto, di natura antropologica, che ci impone di ripensare al senso dell’esistenza e al significato del lavoro.

«Il disamore generale al lavoro», scriveva Charles Péguy nel 1910, «è la tara più profonda, la tara fondamentale del mondo moderno». Péguy sapeva che la nostra civiltà è debitrice al cristianesimo di una concezione nuova del lavoro: nel mondo antico il lavoro manuale era l’attività degli schiavi, con il cristianesimo esso diviene la creativa espressione dell’uomo libero.

La mostra “Un dramma avvolto di splendori - Uomini e donne al lavoro nella pittura di Millet” presenta un’antologia dei dipinti di Jean Francois Millet tramite stampe. Organizzata dalla Diocesi di Milano (Pastorale del lavoro e Fondo famiglia lavoro) insieme all’Associazione Retemanager, alla Fondazione Vittorino Colombo e al Centro Culturale di Milano, si terrà dal 9 al 18 marzo presso la Sagrestia della Chiesa di San Marco a Milano. E vuole essere un’occasione per rimettere a tema il significato ultimo del lavoro, quello per cui vale la pena di svolgerlo e di cercarlo, al di là del suo risvolto economico.

Nei dipinti di Millet esplode una simpatia profonda per la quotidiana fatica degli uomini e per il loro lavoro che, mentre salva la dignità personale (come ci ricorda papa Francesco), partecipa all’opera corale della trasformazione della Terra. Un tema strettamente connesso a quello dell’incipiente Expo 2015.

Inoltre, in una parte importante dell’esposizione, viene messa in evidenza la profonda sintonia su questo punto tra Millet e Van Gogh, che considerava il pittore francese esplicitamente un «padre», al punto da copiarne numerosi soggetti.

La mostra, curata per il Meeting di Rimini del 2014, viene proposta a tutti la città di Milano come occasione di riflessione e approfondimento di giudizio, sia per chi ha già il lavoro sia per chi ne è alla ricerca. L’incontro di presentazione si terrà lunedì 9 marzo 2015 alle ore 18 presso l’Aula Magna della Chiesa di San Marco. Saranno presenti: la curatrice Mariella Carlotti, don Walter Magnoni (responsabile Pastorale sociale della Diocesi di Milano), monsignor Domenico Sguaitamatti (responsabile Ufficio beni culturali della Diocesi) e Paolo Cederle (Executive VP di Unicredit).

L’ingresso alla mostra è libero. Sarà possibile effettuare donazioni e offerte libere per il Fondo famiglia lavoro della Diocesi di Milano.

Per info e prenotazioni visite guidate: info@retemanager.org