Alcune locandine.

FANTASCIENZA Cose da un altro mondo

La conquista dello spazio, l’uomo dominatore dell’universo, la paura dell’ignoto e di una possibile guerra atomica. Una carrellata di pellicole “datate”, ma che hanno un loro fascino e una loro profondità. Da riscoprire
Luca Marcora

Estate. Tempo di vacanza, di riposo e anche di film leggeri. Accendo la tv in cerca di idee e il telegiornale annuncia: «Fa caldo!». Che novità, è luglio. Certo, sarebbe un’altra storia se facesse estremamente caldo, come in quel vecchio film di... fantascienza! Ma chi la vede oggi la vecchia fantascienza, quella con i pianeti che erano lampadine, i mostri fatti di stoffa e legno e le astronavi sospese con fili su sfondi di cartapesta? In epoca di computer-graphic questa semplicità sembra solo ridicola; siamo abituati all’effetto speciale strabiliante, all’immagine impossibile, alle guerre e ai combattimenti che non hanno nulla da invidiare ai videogames. Eppure la sci-fi cinematografica di ieri, pur nella ristrettezza dei mezzi che la relega tra i B-movies, ha ancora un suo fascino e una sua profondità.
È innanzitutto un cinema nato per suscitare la meraviglia dello spettatore, mostrando mondi nuovi e situazioni impossibili che sembrano però essere a portata dell’uomo. La conquista dello spazio, realtà ancora remota agli inizi degli anni Cinquanta, viene vissuta dalla fantascienza americana come la nuova frontiera, il nuovo West da scoprire, e pellicole come Uomini sulla luna (Destinazion Moon, Irving Pichel, Usa 1950) o La conquista dello spazio (Conquest of Space, Byron Haskin, Usa 1955), pur nella loro povertà di messa in scena, sono carichi di un’attesa e di una fiducia nella capacità dell’uomo teso sempre più ad essere l’unico e il vero dominatore dell’universo.
Ma questi film sono anche saldamente ancorati al contesto sociale nel quale vengono prodotti: sono gli anni della contrapposizione Usa-Urss, della paura della guerra, specialmente di quella atomica. Le nazioni occidentali temono di essere invase dal nemico comunista e la fantascienza raccoglie la sfida mostrando tipo di invasioni di ogni tipo: La guerra dei mondi (War of the Worlds, Byron Haskin, Usa 1953) mette in scena il classico romanzo di H.G. Wells, aggiornandolo e separando in ottica puritana gli uomini buoni e timorati di Dio dagli alieni cattivi che invece distruggono tutto. Oppure ne La cosa da un altro mondo (The «Thing» from Another World, Christian Nyby & Howard Hawks, Usa 1951) l’invasore è un alieno riportato in vita dopo esser stato per lungo tempo ibernato al Polo Nord. Ma c’è anche chi invade per lanciare un monito: «Io sono venuto per dirvi questo: a noi non importa quello che fate sul vostro pianeta, ma se tentaste di estendere le vostre violenze, questa vostra Terra verrebbe ridotta a un mucchio di cenere». Così parla l’alieno Klaatu nel capolavoro Ultimatum alla Terra (The Day the Earth Stood Still, Robert Wise, Usa 1951): perché l’uomo possa convivere con gli altri pianeti è necessario innanzitutto che ci sia la pace sul proprio, ma il primo e più grave problema è proprio l’uomo stesso, ancora incapace di accettare l’altro da sé, il diverso da sé. Anche l’animo dell’uomo, con le sue battaglie, diventa così territorio della fantascienza. L’invasione degli ultracorpi (Invasion of the Body Snatchers, Don Siegel, Usa 1956) ne è la conferma: la paura nasce dall’ignoto che prende le stesse sembianze dell’uomo, come fanno le spore aliene cadute dallo spazio che duplicano gli abitanti di Santa Mira, creando delle copie prive di emozioni, specchio di una società sempre più abulica e vuota di valori. L’uomo è spesso la causa del suo male: accade allora che i numerosi esperimenti atomici sui due Poli del pianeta provocano lo spostamento dell’orbita terrestre che inizia a dirigersi inesorabilmente verso il Sole. Gran parte dell’umanità descritta in …E la Terra prese fuoco (The Day the Earth Caught Fire, Val Guest, GB 1961) risponde all’aumento della temperatura dell’atmosfera terrestre tirando fuori tutto il peggio di sé: istintività e violenza dell’uomo e quotidiano realismo, al posto di alieni e astronavi. Proprio l’uomo è l’ultima frontiera di indagine nel fondamentale - ma purtroppo ancora inedito in dvd in Italia - Il pianeta proibito (Forbidden Planet, Fred McLeod Wilcox, Usa 1956), dove un gruppo di astronauti giunti su Altair 4 dovranno fare i conti proprio con la parte più oscura dell’animo umano.
Con questa pellicola siamo già nel territorio di una fantascienza adulta, a cui manca solo quella perfezione tecnica che caratterizzerà il cinema degli anni a venire. Nel 1968 uscirà 2001: Odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey, Stanley Kubrick, GB) e quel gap sarà riempito e d’un tratto quel futuro tanto sognato nei film degli anni Cinquanta sembrerà davvero a portata di mano, quando il 20 luglio dell’anno successivo l’uomo sbarcherà sulla Luna avverando tanti sogni già visti sul grande schermo. Ma questa è un’altra storia. Qui intanto continua a fare caldo. Ma fortunatamente non estremamente caldo...

DVD consigliati:
Base Luna chiama Terra (N. Juran, USA 1964) Sony Pictures
Blob - Fluido mortale (I. S. Yeaworth jr., USA 1958) Millennium Storm
La cosa da un altro mondo (C. Nyby & H. Hawks, USA 1951) Elle U Multimedia
…e la Terra prese fuoco (V. Guest, GB 1961) Sinister Film
La guerra dei mondi (B. Haskin, USA 1953) Paramount Home Entertainment
L’invasione degli ultracorpi (D. Siegel, USA 1956) Sinister Film
Gli invasori spaziali (W. C. Menzies, USA 1953) Passworld
Quando i mondi si scontrano (R. Maté, USA 1951) Paramount Home Entertainment
Ultimatum alla Terra (R. Wise, USA 1951) 20th Century Fox
Uomini sulla Luna (I. Pichel, USA 1950) Enjoy Movies
L’uomo che visse nel futuro (G. Pal, USA 1960) Warner Home Video