La copertina del dvd.

Un'amicizia che ribalta la Storia

Fine della seconda guerra boera: due ufficiali dell’esercito, il britannico Clive Candy (Livesey) e il tedesco Theo Kretschmar-Schuldorff (Walbrook), si sfidano a duello. Sarà l’inizio di un rapporto che attraverserà le due Guerre Mondiali…
Luca Marcora

Quando si parla di cinema inglese si pensa subito al maestro del brivido Alfred Hitchcock; ma, se vi è capitato di ascoltare qualche intervista di Martin Scorsese o David Mamet, avrete sicuramente sentito parlare anche della coppia Michael Powell-Emeric Pressburger. Insieme i due hanno realizzato alcune tra le più folgoranti pellicole di tutto il cinema britannico: l’abile scrittura dell’ungherese Pressburger e la traboccante forza visiva di Powell, fanno di queste opere una fucina di idee e sperimentazioni ancora oggi guardate con rispetto dalle giovani generazioni di registi.
Duello a Berlino è il primo film “scritto, prodotto e diretto” dal duo: fulcro della pellicola è il rapporto tra due uomini, fatto di rarissimi incontri - uno ogni vent’anni! - ma tali da essere decisivi per le loro vite. Nata durante un duello per riparare un’offesa fatta dall’inglese Clive ad un ufficiale tedesco, questa amicizia tra uomini di nazionalità nemiche attraversa 40 anni di storia, unica costante in un mondo in frenetico e radicale mutamento, dove anche quei valori che sembravano dover essere immutabili vengono irrimediabilmente travolti e cancellati.
Clive, soldato idealista, segue le regole e rispetta l’avversario, uomo come lui, ma ben presto si ritrova vecchio e inutile in una realtà in cui non c’è più spazio per la dignità: le due Guerre Mondiali dimostrano che non è più necessario essere leali o trattare il nemico da uomo, fino anche a diventarne amico. Lo stesso Theo viene sopraffatto da questa mentalità quando, sconfitto e fatto prigioniero durante la Guerra del ’15-’18, si rifiuta di parlare al suo amico. Ma basterà guardarlo in faccia per capire l’irragionevolezza di questo suo comportamento; e quando fuggirà dalla Germania nazista non potrà che tornare dal vecchio Clive per aiutarlo a non perdersi in un momento così tragico per il suo Paese. Perché in gioco non ci sono soltanto dei valori, per quanto alti possano essere, ma l’umanità stessa dei protagonisti, tenuta viva proprio da questa amicizia che affonda le radici in quella giovinezza che ogni loro incontro contribuisce a rinvigorire nel loro animo. In questo senso le tre figure femminili che accompagnano i protagonisti (Edith Hunter, la moglie di Theo amata anche da Clive; poi Barbara Wynn, moglie di Clive e infine Angela “Johnny” Cannon, segretaria dell’ormai pensionato generale), tutte interpretate da Deborah Kerr, sono la visualizzazione tangibile di una continuità mai venuta meno dei due protagonisti con il loro passato: come Clive aveva promesso alla moglie, tutto sarebbe potuto accadere, ma lui non sarebbe mai dovuto cambiare.
All’epoca dell’uscita al cinema in Italia furono tagliati 60 minuti di pellicola, qui reintegrati con audio originale e sottotitoli. Venivano così a mancare tutto il preambolo e il confronto tra Clive e le nuove leve dell’esercito che innescano il flashback sul quale è costruita la vicenda, così come quella “nuotata nel passato” che era la prima delle grandi trovate visive che avrebbero caratterizzato i successivi film di Powell e Pressburger. Duello a Berlino è disponibile unicamente in un cofanetto che contiene anche altri due visionari capolavori, in versione integrale, realizzati dalla coppia: Narciso Nero (Black Narcissus, UK 1947) e Scarpette Rosse (Red Shoes, UK 1948), presentato nel restauro curato nel 2009 da Martin Scorsese.



Duello a Berlino (The Life and Death of Colonel Blimp, UK 1943) di Michael Powell e Emeric Pressburger
con Roger Livesey, Anton Walbrook, Deborah Kerr
DVD: Flamingo Video