La copertina de <em>I Miserabili</em> di Freda.

I Miserabili del Dopoguerra

Uscí nelle sale nel 1948. Contemporaneo alla grande regia del Neorealismo, un film che se ne distacca preferendo un cinema più popolare. Il capolavoro di Hugo trasportato in una pellicola senza sentimentalismi che punta sulla scenografia
Luca Marcora

Caccia all’uomo: in libertà dopo 18 anni di lavori forzati, Jean Valjean (Cervi) ruba due candelabri al vescovo Myriel (Pianforini). Questi però lo perdona e la vita di Jean cambia, ma l’ispettore Javert (Hinrich) non crede a questo suo ravvedimento…
Tempesta su Parigi: Valjean, divenuto un rispettabile cittadino, dedica la sua vita alla figlia adottiva Cosetta (Cortese) la quale, sullo sfondo della Parigi del 1832, si innamora di Mario (Nicodemi), studente implicato nei moti rivoluzionari. Intanto, Javert continua la sua caccia.

In piena stagione neorealista Rossellini, Visconti e De Sica portavano sul grande schermo la tragedia e le speranze di un Paese uscito provato dall’ultimo conflitto. Tuttavia non c’era solo il Neorealismo: «Il cinema, dall’indomani della liberazione», scrive lo storico Gian Piero Brunetta, «accoglie e assimila pubblici provenienti da molteplici forme di spettacolo o influenzati da altri sistemi culturali», tanto da diventare «nel giro di pochi anni, il più potente collettore e acceleratore di particelle del mondo dello spettacolo e della cultura popolare, capace di attuare ogni sorta di riduzione e contaminazione intertestuale». Questo cinema di genere, spesso dimenticato in favore del fenomeno neorealista - anche grazie ad una critica che «si guardava bene dal battersi o solo dal tentar di interrogarsi più a fondo sul ruolo di autori [allora considerati minori], che da un certo momento in poi in Francia hanno trovato schiere di ferventi sostenitori» - costituiva in realtà la base economica che aveva permesso all’intera industria cinematografica italiana di prosperare negli anni seguenti.

Nel primo dopoguerra, dunque, il cinema popolare italiano ha già il coraggio di misurarsi con i capolavori alti della letteratura mondiale, adattandoli con quell’audace inventiva artigianale che spesso andava a sopperire le poche risorse economiche messe in campo dalla produzione. È quello che accade anche per le due parti che compongono questa versione de I Miserabili di Riccardo Freda, oggi stimato come uno dei più intelligenti artigiani della migliore stagione del cinema italiano. Il regista «tende ad asciugare il tema delle redenzione del forzato che diventa uomo libero in lotta contro una società ipocrita» (P. Mereghetti), ma forse più semplicemente Freda evita di cadere nel facile sentimentalismo e si concentra sulle non ampie risorse offerte dalla Lux per sfruttarle al meglio, innanzitutto attraverso un uso sapiente delle scenografie, quasi elevandole al ruolo di co-protagoniste delle vicende di Jean Valjean. In Caccia all’uomo case, vicoli e ombre tessono una trama opprimente attorno al protagonista, uomo già liberato ma non ancora libero dai pregiudizi di una società chiusa e diffidente; all’opposto, in Tempesta su Parigi le masse irrompono negli ampi spazi delle piazze dove si gioca la grande partita della storia, segno di un cambiamento che stava percorrendo la società francese dell’epoca.

Colpiscono le due interpretazioni dei personaggi principali: Gino Cervi dà vita ad un solido Jean Valjean, uomo rude e violento ma capace di commuoversi e cambiare di fronte ad un incontro inaspettato, mentre Hans Hinrich fa della rigidezza e dell’austerità il tratto distintivo dell’ispettore Javert, tanto moralmente ineccepibile quanto incapace di andare oltre la propria misura e di ammettere che anche un forzato possa cambiare vita. Cristaldi Film rilascia, in due dvd, questa pellicola considerata una delle più riuscite trasposizioni del celebre romanzo di Victor Hugo: un’occasione in più per rivisitare il racconto del grande scrittore francese e scoprire un tassello meno noto della storia del nostro grande cinema.

I Miserabili, in due parti: Caccia all’uomo e Tempesta su Parigi (IT 1948) di Riccardo Freda
con Gino Cervi, Hans Hinrich, Valentina Cortese, Ermelinda Scandurra, Luigi Pavese, Jone Romano, Massimo
Pianforini, Duccia Giraldi, Andreina Pagnani, Aldo Nicodemi, Joop van Hulzen
2 DVD Cecchi Gori/Cristaldi Film