Il Dvd "L'inchiesta".

Se il cinema interroga Pilato

Un funzionario romano, inviato dall'imperatore Tiberio, è sulle tracce di un uomo che dicono sia resuscitato. L'indagine lo porterà dal governatore della Giudea, tra i discepoli e dalla Maddalena. Imbattendosi in un mistero che non riesce a risolvere
Luca Marcora

L’opera di Damiano Damiani è un solido esempio di cinema di indagine civile e sociale. Dallo spaghetti-western rivoluzionario Quien sabe? (1966) a Il giorno della civetta (1968), tratto da Sciascia; o ancora da Io ho paura (1977), definito «il documento più raggelante sugli anni di piombo», fino alla storica produzione televisiva de La piovra (1984), «Damiani crede in un cinema di testimonianza civile, più che di lotta, in cui le ragioni spettacolari non ottundano l’intelligenza dello spettatore e non gli impediscano di vedere le connessioni tra finizione e realtà. La maggior parte dei suoi film è ambientata nel presente, ma ha ambizioni di non fare solo della cronaca drammatizzata» (G. P. Brunetta). Può sembrare strano che Damiani abbia preso in mano un vecchio soggetto di Ennio Flaiano (L’uomo di Nazareth, 1971) e abbia realizzato un film così apparentemente anomalo nella sua carriera; ma in realtà L’inchiesta è anch’esso un’appassionata ricerca della verità, questa volta sul fatto più sconvolgente ed imprevisto della storia dell’umanità.

«Cosa cercate?». Tito Valerio Tauro, ambizioso funzionario «capace di costruire un processo anche su un piccolo sbaglio», giunge alla corte di Ponzio Pilato alla ricerca del corpo di un uomo morto anni prima. Un corpo decisamente scomodo, se anche a Roma l’imperatore Tiberio è preoccupato: qualcuno ha infatti diffuso la voce che quell’uomo sia risuscitato.
Pilato dal canto suo ha già archiviato l’intera vicenda e vede in Tauro solo un nemico mandato lì a punirlo per i suoi scarsi successi nel governo della Giudea. Se Pilato ha dimenticato, sua moglie Claudia Procula (Logan) non ha scordato quel Gesù che le era apparso in sogno, ed ha ancora negli occhi quella morte così ingiusta. La donna conduce Tauro al sepolcro vuoto, dove Maria di Magdala, per prima, lo aveva visto risorto. Il funzionario incontra ed interroga uomini e donne che hanno conosciuto questo Gesù; tra questi anche Maria, sua madre, un’umile donna di Nazareth ormai osteggiata ed emarginata da tutti.

«Cosa cercate?». Due stregoni mostrano a Tauro come sia possibile rimanere per ore in uno stato di morte apparente. Allora forse questo Gesù non è mai morto: non bisogna cercare un cadavere, ma un uomo vivo, un impostore che ha messo in scena il suo tradimento, la sua morte e la sua resurrezione per crearsi un seguito imponente. E ora non può che nascondersi presso Maria di Magdala. Travestitosi da ebreo, Tauro fugge di nascosto da Gerusalemme, dove Pilato lo tiene sotto stretta sorveglianza. Comincia a parlare come i seguaci di Gesù, fingendosi uno di loro, finché non riesce a scoprire il nascondiglio della Maddalena: un piccolo villaggio nascosto sulle montagne. Un lebbrosario. Maria di Magdala, donna un tempo dissoluta, ora si dedica ad aiutare i malati. E Gesù? «È qui. Nei nostri cuori». Tauro lo vorrebbe lì di fronte a lui, per smascherarlo: ma Gesù non c’è. Il magistrato fugge confuso: ha cercato di svelare una menzogna, ma ha trovato un Mistero che eccede la logica e la morale in cui è nato e vissuto. Un mistero al quale, da integro cittadino romano, non può arrendersi.

«Cosa cercate?». Come Tauro, la verità. Cioè il senso della vita. Che accada un imprevisto, violento e inesorabile, che porti con sé ciò per cui vale la pena vivere, amare e soffrire. Un imprevisto: cioè un Uomo vivo, presente, che attende solo il nostro “sì” per poter entrate nella nostra vita.


L’inchiesta (IT/SP/TUN 1986) di Damiano Damiani
con Keith Carradine, Harvey Keitel, Lina Sastri, Phyllis Logan, Angelo Infanti, Luciano Bartoli, John Forgeham, Erik Schumann, Georgia Slowe
DVD: IIF Home Video