<em>Un mondo misto</em>, Angelo Scola.

Il melting pot europeo

Come rapportarci con l'islam? Verso quale traguardo si dirige il Vecchio continente? In "Un mondo misto", il cardinale Scola propone di «andare oltre il pregiudizio del già saputo», alla riscoperta della religiosità
Andrea Avveduto

«Non un'epoca di cambiamenti, ma un cambiamento d'epoca». È all'interno di questo contesto - descritto nella felice frase di papa Francesco - che il cardinale Angelo Scola prova a raccontare le novità di «un mondo misto». Le sfide di un «meticciato di civiltà», formula ideata dall'Arcivescovo di Milano una decina di anni fa per descrivere il nuovo incontro tra popoli, razze e culture, vengono raccontate con grande capacità di sintesi nel suo nuovo libro edito da Jaca Book.

La premessa fondamentale per affrontare il problema è la «rivelazione del Dio Uni-Trino», paragonata al roveto ardente di Mosè, al quale non si ci può avvicinare «senza velarsi, senza togliersi le scarpe». Le culture e religioni nate nel mondo non sono altro che «il velo e le scarpe della Storia», lo strumento che ha l'uomo per contemplare la manifestazione di Dio. Queste varie dimensioni hanno dialogato sempre più nell'arco degli ultimi anni, facendo leva su quella che l'autore definisce «la natura relazionale dell'uomo».

A nulla, dunque, «vale attardarsi sulle illusorie trincee di un'identità intesa come chiusura», perché l'identità si riscopre continuamente attraverso un dinamismo che è proprio dell'incontrare l'altro. «Anzi», scrive l'Arcivescovo, «la comunicazione tra culture è necessaria per lo sviluppo dell'umano», e parte da qui per descrivere come la Storia ci abbia regalato «molti esempi di incontri arricchenti tra culture».

L'islam è forse l'esempio più grande: «Da sempre Europa e islam sono in relazione». E non è necessario essere storici eruditi per accorgersi che «la stessa Europa è frutto di un meticciato, tra cultura romanica e germanica, unite dal Vangelo». Poi, nel corso dei secoli, «abbiamo cominciato a perdere questa relazione (con l'Islam) quando gli scambi sono diventati solo ed esclusivamente economici e utilitaristici».

Nel mondo di oggi la sfida torna, però, a essere urgente, ed è a questo punto che sorgono due domande importanti: «Quale tipo di meticciato è possibile con la presenza dell'islam? E se oggi (a differenza di un tempo) la società è di fatto secolarizzata, verso quale traguardo ci stiamo dirigendo?».

A questi interrogativi Scola risponde proponendo una riscoperta della religiosità, che porta a una capacità di dialogo autentico. E all'Europa di oggi chiede semplicemente di «ritrovare il gusto e la capacità di fare sintesi, aprendosi nuovamente alla dimensione del religioso». La strada è possibile, ma «occorre andare oltre il pregiudizio del già saputo». Altrimenti è tutto inutile. E la sfida - contenuta tra le pagine del libro - è rivolta a ciascuno di noi.

Angelo Scola
Un mondo misto. Il meticciato tra realtà e speranza
Jaca Book
pp. 76 - € 12