La copertina del libro.

MADRE TERESA Senza se e senza ma

Quindici riflessioni scandite dai testi e dalle preghiere della suora di origini albanesi. Il libro di monsignor Francesco Follo è un aiuto a immedesimarsi in un'esperienza radicale e totalizzante di fede. Nata da una «chiamata nella chiamata»
Maurizio Caverzan

Su un treno per Darjeeling incontriamo Madre Teresa già trentaseienne. È il 10 settembre 1946 e da quasi dieci anni, Agnese Gonxha Bojaxhiu, nativa di Skopje in Macedonia, ha consacrato la sua vita alla vocazione religiosa pronunciando i voti perpetui e assumendo il nome di Teresa per marcare il suo legame con Teresina di Lisieux. Ma quel giorno, mentre si reca agli annuali esercizi spirituali, riceve «la chiamata nella chiamata». È l’immagine di Cristo assetato sulla croce a scuoterla, esortandola a portare il suo amore ai «più poveri tra i poveri». Così la dedizione agli ultimi diventa il quarto voto delle Missionarie della Carità, nuova congregazione fondata dall’umile suora di origini albanesi proprio per «calmare la sete di Gesù», vero chiodo fisso della spiritualità di Teresa, peraltro condiviso con la sua omonima di Lisieux .
In questo libro di poco più di un centinaio di pagine, monsignor Francesco Follo, Osservatore permanente della Santa Sede presso l’Unesco, ci accompagna nelle profondità della spiritualità cristiana attraverso quindici riflessioni quotidiane scandite dai testi e dalle preghiere di questa umile eppure immensa protagonista del Novecento. La vediamo immedesimarsi con Maria, «il modo migliore per estinguere la sua sete». Abbandonarsi nella castità per consegnarsi all’«amore indiviso per Cristo». Annullarsi nell’abnegazione per il servizio ai poveri, consapevole che saremo giudicati sull’amore secondo l’insegnamento di Cristo: «Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e mi avete dato da bere…». Esortare le sorelle a una preghiera più umile e a una povertà più assoluta, come forma di condivisione della nudità di Cristo sulla croce.
Insomma, una testimonianza radicale, un’esperienza totalizzante di offerta di sé, «senza se e senza ma». Raccontata con una semplicità, né spiritualista né attivista, da lasciare sbalorditi anche gli osservatori più disincantati. Ad un giornalista che, mentre curava un uomo nella casa dei morenti di Calcutta, le disse «non farei quello che lei sta facendo nemmeno per mille dollari al giorno», Madre Teresa rispose: «Nemmeno io».

Francesco Follo
Meditiamo con Madre Teresa
Paoline
€ 10,50