Il volume - composto dagli interventi dei relatori a un seminario di studio del maggio 2009 all’Università LUMSA promosso dal Centro Europeo di Ricerche Filosofiche - si presenta come strumento particolarmente indicato per chi voglia aggiornarsi sull’attuale stato del dibattito intorno all’esperienza religiosa. Le due sezioni del libro sono dedicate l’una allo statuto antropologico e ontologico dell’esperienza religiosa, l’altra ad alcuni momenti storici e teoretici esemplari della stessa. È soprattutto la prima parte a fornire alcune chiavi di lettura fondamentali.
Anzitutto viene rintracciata ed esplicitata una irriducibilità radicale insita nell’esperienza religiosa, e questo è possibile se essa viene conosciuta nel suo “darsi” e non nel suo “categorizzarsi”. Di converso, l’esperienza religiosa diviene fonte conoscitiva verace, i cui contenuti possono sempre essere oggetto o meno di assenso da parte dell’essere umano. Viene riaffermata così - ed è questione determinante - una oggettività dell’esperienza religiosa che rende possibile affrancarsi da ogni forma di soggettivismo relativizzante, sia in senso extrateoretico sia in senso sentimentale. L’atto religioso, pur intersecando evidentemente la dimensione immanente e quella trascendente, non appare più come “salto nel buio” o “scommessa esistenziale” bensì come decisione ragionevole e totalizzante, capace di coinvolgere l’intero uomo. In particolare l’esperienza della preghiera può assumere così il suo statuto di vertice dell’azione umana, autentica espressione di un dinamismo che porta a una ampiezza inusitata dei confini della razionalità.
I saggi che compongono il volume offrono rimandi agli autori più autorevoli che nei secoli si sono occupati del tema in questione, offrendo così utili indicazioni per un eventuale approfondimento che il lettore voglia compiere.

Angela Ales Bello, Onorato Grassi
Pensare l’esperienza religiosa
Mimesis edizioni, € 16