Il filosofo Massimo Borghesi.

Al cuore di un Pontificato

Otto anni di storia, dal giorno dell'elezione di papa Ratzinger, nel 2005. Fino al momento della sua rinuncia. A fare da guida, una serie di articoli raccolti da Massimo Borghesi, che mettono in luce l'intelligenza storica e profetica di Benedetto XVI
Giuseppe Frangi

Otto anni della nostra storia. Potrebbe intitolarsi così questo libro di Massimo Borghesi, in cui il filosofo ha raccolto articoli pubblicati in particolare su l’Eco di Bergamo a partire dal 2005. Un anno importante, perché segue la fine del Pontificato di Wojtyla e l’inizio di quello di Benedetto XVI. Borghesi, in questi interventi dettati sempre dall’attualità, ci fornisce una chiave di lettura che aiuta a capire gli anni di Ratzinger e a coglierne la portata profetica. È una lettura libera, fuori dagli schemi, che si avvantaggia dell’estemporaneità degli spunti e della semplicità del linguaggio giornalistico: una situazione che esalta l’originalità dell’approccio di Borghesi, sempre solerte a cogliere aspetti che vanno oltre gli stereotipi, e sempre attento a sottrarsi alla trappola delle contrapposizioni ideologiche.

In questo modo il libro, nella sua trama, fa venire a galla le caratteristiche più profonde del Pontificato di Benedetto XVI, e in particolare l’intelligenza storica che lo ha contraddistinto. Vanno in questa direzione gli interventi sulla posizione di Ratzinger rispetto alla questione, in quel periodo molto calda, dello scontro di civiltà, sulla risolutezza con cui Benedetto XVI si sottrae allo schema che vorrebbe far coincidere “cattolicesimo” con “Occidente” (molto bello, ad esempio, l’articolo dopo il discorso tenuto a Monaco nel settembre 2006). Ma quello che fa da filo conduttore del libro è soprattutto la sorpresa davanti a quella proposta di una fede semplice, vissuta senza retorica e senza pretese di egemonia che emerge dalle parole di Benedetto XVI. Sono sottolineature su discorsi che magari la grande stampa aveva ignorato, ma che in realtà costituiscono il cuore della posizione di papa Ratzinger e che, letti oggi, coincidono in modo sorprendente con l’approccio e i toni di papa Francesco.

Nel libro c’è spazio anche per pezzi che affrontano brillantemente grandi temi: come quello in cui Borghesi prende le parti di Michele Serra. «Io – avessi la fede cristiana – non mi sentirei per niente ragionevole, ma pazzamente felice», aveva scritto Serra in una sua rubrica. Borghesi sottoscrive quel «pazzamente felice» e pacatamente spiega come tutto questo sia assolutamente ragionevole.

Massimo Borghesi
Senza legami. Fede e politica nel mondo liquido: gli anni di Benedetto XVI
Studium

pp. 316 - € 25