"Caro don Massimo" di monsignor <br>Massimo Camisasca.

Se non ritornerete come bambini

Un volumetto che raccoglie le risposte di monsignor Massimo Camisasca alle domande dei più piccoli sulla vita e sulla fede. Perché ci «obbligano a rivivere con la letizia dell'infanzia, la consapevolezza della maturità»
Paola Ronconi

«Mamma, anche io morirò?», mi disse mio figlio Pietro, un pomeriggio di luglio, sul bagnasciuga di una spiaggia toscana. Erano passati un paio di mesi dalla morte di mia mamma e quella domanda inizialmente mi impietrì. Non solo perché non avevo vie d’uscita: dovevo rispondere. Ma anche perché capii che ciò che io e la mia famiglia avevamo vissuto, era rimasto nella mente di Pietro, lui ci aveva ragionato e ragionato. Fino a quella domanda. Ripensando oggi a quel pomeriggio, capisco che lui aveva bisogno della mia risposta, di una risposta vera e doveva averla subito.

È questo che ci vuole dire monsignor Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, in un libretto che raccoglie le domande che molti bambini gli hanno posto nel tempo e che lui ha voluto condividere su Fraternità e Missione, il bollettino della Fraternità dei missionari di San Carlo Borromeo.

«Perché Gesù mi ha fatto nascere?», chiede Caterina, 7 anni; «Come è possibile che Dio permetta che ci siano uomini cattivi?», Tecla, 10 anni. Ma anche: «Mi spieghi un modo per fare volentieri i compiti?», Matteo, 10 anni.

«Non c’è compito più difficile e affascinante per un sacerdote di parlare di Dio ai bambini», dice monsignor Camisasca. Quella dello stupore e dei perché «è un’epoca metafisica e religiosa per eccellenza, momento favorevolissimo per iniziare una catechesi con i piccoli».

E risponde, con un linguaggio semplice e comprensibile a giovanissime orecchie, senza però fare sconti. «Perché Gesù ha fatto morire il mio papà?», chiede Rachele, 4 anni. «Io non lo so», è la risposta. «Tuo papà non è sparito nel nulla, è invisibile ai nostri occhi ma è vivo. Ti invita a vivere bene questa vita, ma ti dice anche che questa vita prosegue oltre la morte. Perché Dio ha permesso la sua morte? Per Dio quello era il momento giusto perché tuo padre salisse al cielo».

I bambini, e le loro domande, «ci obbligano a riscoprire la nostra fede e a rivivere, con la leggerezza e la letizia dell’infanzia, la consapevolezza talvolta ardua della maturità», scrive monsignor Camisasca. Se non ritornerete come bambini...


Massimo Camisasca
Caro don Massimo
San Paolo
pp. 56 - € 10