La copertina del libro.

Khalid e la traversata della vita

Anche dopo la morte di Gheddafi, la Libia non ha trovato pace. Khalid, a soli tredici anni, è scappato in Italia. In quella che può sembrare una semplice fuga, c'è l'intrecciarsi di molte domande. Che lo portano a fare alcuni incontri...
Ines Maggiolini

È una storia di incontri quella di Khalid: di volti che segnano le sue giornate, a casa, in Libia, e di presenze amiche, a Roma, dove approda al termine di una estenuante traversata. Ha solo tredici anni ed è carico di domande, che la guerra, la famiglia divisa, il dolore rendono più acute: «Ma se c’è Dio, perché c’è la guerra? E perché c’è gente che soffre, come la piccola Ikram, muta dopo il pestaggio infertole dallo zio?».
«Non credo in Dio, Dio non esiste», è la sua risposta. Eppure qualcosa non torna, c’è qualcosa di più grande in lui che lo spalanca alla vita: il coraggio con cui lascia la sua terra, l’apertura e la fiducia con cui incontra gli altri, il desiderio di bene che conserva con purezza…

Monica Mondo, in questo libro, usa un linguaggio quotidiano, le immagini e i suoni rendono diverse le atmosfere, disegnando oltre ai personaggi anche gli ambienti in cui il protagonista si muove. Sono pezzi di storia che abbiamo visto in televisione, o letto sui giornali, ma qui a cambiare è il punto di vista. Lo sguardo di un ragazzino curioso, e coraggioso che, in fondo, intraprende un viaggio reale e simbolico insieme, quello della vita.
Nel nostro Paese, Khalid incontra tanta gente che gli tende una mano, ed anche chi vuol fargli del male. Ma proprio in questo frangente incontra qualcuno che si prenderà cura di lui: sono le suore, di Madre Teresa di Calcutta.

La sorpresa di questo ragazzino è genuina: «Chi siete? Perché mi tenete qui?». E poi: «È stato bello lasciarsi accarezzare, lavare, vestire».C’è un bene gratuito che fa nascere una fiducia profonda: alle suore Khalid affida il suo desiderio più profondo, forse quello che ritiene irrealizzabile: «Ma il vostro Dio fa parlare quelli che non parlano? Non ci credo». La vicenda va avanti, il ritorno a casa, l’incontro con il fratello, che svela anche inediti dettagli su eventi storici (l’uccisione di Gheddafi, così truce, così inutile), fino all’incontro con la piccola Ikram. «Ciao Khalid, certo che ti conosco. Vuoi un’aranciata?».

Monica Mondo
Il mio nome è Khalid
Marietti
pp. 90 - € 12