La copertina di "El Vangel".

Il Vangelo all'ombra della Madonnina

È nelle librerie l'ultimo lavoro di Edo Mörlin Visconti, missionario per oltre quarant'anni in Uganda. Un linguaggio popolare che, con il fascino del dialetto milanese, rende ancora più facile l'immedesimazione nella vita di Gesù. E nei suoi incontri
Marco Finco

Cosa c’è di speciale in un libro come questo: il Vangelo “tradotto” in dialetto milanese? Sicuramente una bellezza di scrittura che padre Edo Mörlin sfoggia con una apparente semplicità, quasi imbarazzante. Endecasillabi perfetti in rime e puro milanese. Una vena poetica, quella del sacerdote milanese, nata e cresciuta anche in tanti anni di “onorato servizio” come missionario in Uganda. Quindi un testo bello che ha dentro tutti quei suoni, quei profumi, quei colori che sono molto familiari ai milanesi, ma comprensibili anche a chi milanese non è.

Ma questa bellezza non basterebbe a rendere questo scritto “speciale”. Ci deve essere e c’è qualcosa d’altro. Padre Edo si era accorto che le parole del Vangelo dette in dialetto (ha cominciato a “tradurle” in acioli, il dialetto parlato dalla sua gente ugandese) acquistavano un sapore intenso, quasi nuovo, non tanto perché erano “più belle”, ma perché diventavano quasi “più vere”. Sarebbe riduttivo affermare che l’operazione dell'autore ha il pregio di portarci come “più vicino” il messaggio evangelico: bisogna dire che questo scritto ci aiuta nell’immedesimazione. Il lettore viene accompagnato in quella operazione, ardita ma necessaria, di empatia e identificazione con i personaggi descritti nel racconto evangelico. Ecco, forse il pregio più grande di questo lavoro è proprio questo: sostenere la possibilità di assimilare, unificare, mettersi nei panni di, compenetrare l’altezza della persona di Cristo e della gente che lo ha incontrato fisicamente sulle strade della Palestina.

“Traducendo” il brano delle Nozze di Cana padre Edo scrive:

La Madonna l’ha vist la situazion
e la gh’ha dii al Signor: «Cara el mè fioeu,
fagh no fa la figura di barbon,
che, senza el vin, vann minga giò i fasoeu».

Ma el Signor l’ha rispost: «Lasson in pas,
gh’hoo minga voeuja mi de fa el depiù.
Mi gh’hoo no te timbrà! Bev l’acqua e tas,
lassa che el monde l gira de per lù».

La Madonna la ciamma i servidor
E la ghe dis: «Sti minga lì a frignà,
l’è si on poo lazzaron, ma l’è el Signor
Vialter fii quel che el ve disarà».


Non vi sembra di aver invitato Maria Santissima e il Suo Figliolo alla festa del vostro matrimonio o del vostro compleanno?

Edo Mörlin Visconti
El Vangel in versi raccontato in milanese
Mimep-Docete
pp. 240 - € 18