La copertina del libro.

Santa Chiara. Infiammata dall'amore per Cristo

In occasione dell'ottavo centanario dell'Ordine delle Povere Dame, Gianluigi Pasquale ripercorre la vita della santa. Quel legame singolare che la unisce a Francesco. E il segreto della loro “pazzia” per Dio
Luisa Cabrini

In occasione dell’ottavo centenario della fondazione dell’Ordine delle Povere Dame, il volume di Gianluigi Pasquale - docente al Marcianum di Venezia e professore di Teologia alla Lateranense – intende rivisitare la storia di Chiara d’Assisi (1193-1253). I capitoli del libro, collocabile nel genere del romanzo storico, costituiscono le sequenze di una successione scenica che spinge il lettore a farsi compagno di viaggio di questa donna. La scrittura fresca ed efficace restituisce la densità di quell’età e delinea il singolare legame che per tutta la vita ha unito Chiara a Francesco perché non vi è Chiara senza Francesco e, allo stesso tempo, non vi è Francesco senza Chiara: l’intimità di due anime infiammate dallo stesso amore per Cristo e tese a percorrere la via della perfezione.

La storia di una pazzia per Dio, una storia densa di momenti e di luoghi: il monastero di San Paolo di Bastia, la chiesetta di Santa Maria degli Angeli in cui, la notte della domenica delle Palme del 1011, Francesco riveste Chiara dell’abito religioso, dando il via alla fondazione delle Povere Dame, il monastero di San Damiano, dove Chiara riceve da Francesco una prima forma vivendi e dove rimane fino alla morte. Facendo suo il carisma francescano: la radicalità della povertà e la consegna totale alla Provvidenza, a imitazione di Cristo. Da qui la redazione della Regola, con il Privilegium Paupertatis ottenuto da Gregorio IX o, forse, già da Innocenzo III.

Gianluigi Pasquale, arricchendo la rievocazione storica con una selezione di documenti originali, apre al lettore squarci di eternità. Al corredo di virtù esercitate da Chiara fa riscontro una sovrabbondanza di grazie, tant’è che ella ha gustato la dolcezza dei colloqui divini e dei mistici incontri con Gesù e, con l’ostensione del Santissimo Sacramento, ha potuto allontanare i soldati saraceni, sul punto di assalire il convento di San Damiano e di devastare la città di Assisi.
«Chiusa nel nascondimento della vita claustrale, irradiava bagliori luminosi. Si raccoglieva in un angusto monastero e fuori si spandeva quanto è vasto il mondo. Si nascondeva, ma la sua vita era rivelata a tutti. Taceva, ma la sua fama gridava», recita la Bolla di canonizzazione nel 1255.

«Chiara per il nome, più chiara per la vita, chiarissima per le virtù», ha detto il biografo Tommaso da Celano. È la traccia mirabile dei santi depositata nel volgere del tempo: tra tempo ed eternità non c’è confine.

Gianluigi Pasquale,
Chiara d’Assisi, donna di luce
Lindau, Torino 2012
€ 13,00