La copertina del libro.

Quelle carte delle SS contro «Pio XII nemico del Reich»

I messaggi diplomatici segreti. I dispacci dei servizi di sicurezza nazisti. Dai documenti inediti raccolti da Pier Luigi Guiducci, esce un ritratto di Pacelli lontanissimo da chi lo etichetta come «il Papa di Hitler». Anzi...
Andrea Tornielli

Non c’è dubbio: nell’ultimo decennio il dibattito sulla figura di Pio XII e sull’atteggiamento da lui tenuto negli anni della guerra e della persecuzione degli ebrei ha assunto modalità e toni che poco hanno a che vedere con quanto accaduto negli anni precedenti, quando Pacelli è stato presentato da certa pubblicistica come «Papa di Hitler». Molti libri sono stati pubblicati, si sono tenuti convegni e anche la didascalia sotto la sua immagine al museo dello Yad Vashem è stata modificata e resa più problematica.

Un ulteriore contributo alla ricerca è rappresentato dal libro scritto da Pier Luigi Guiducci, docente di Storia della Chiesa presso la Pontificia università salesiana. L’autore ha provato a ricostruire in modo sistematico come era visto Pacelli dai nazisti, utilizzando sia fonti edite e dunque già note - come un famoso articolo dello Schwarze Korps, organo delle SS, che all’indomani dell'elezione di papa Pacelli scriveva: «Ci ha dimostrato scarsa comprensione, ed è la ragione per la quale noi gli accordiamo poca fiducia, non seguirà certamente una strada diversa» rispetto al predecessore - sia documenti ancora inediti, in particolare messaggi diplomatici coperti dal segreto.

È soprattutto da questi che emerge come i nazisti abbiano sempre denigrato Pacelli, prima ancora della sua elezione. Certo, il Nunzio in Germania e poi, dal 1930, il cardinale Segretario di Stato, era riconosciuto come un estimatore della cultura tedesca, come pure gli si attribuiva a ragione un’indole più diplomatica e meno irruenta rispetto a quella di Pio XI, del quale era fedele collaboratore. Ma non c'è dubbio che sia da cardinale che da papa, Pacelli venne percepito come ostile. «Il Vaticano conta sul crollo del Reich... Tutte le istituzioni della Chiesa dovranno darsi da fare per la concretizzazione di questo piano», si legge, ad esempio, in un dispaccio dei servizi di sicurezza nazisti classificato come «segretissimo» e datato 12 marzo 1942. E del resto è noto che Pio XII in persona, senza coinvolgere l’istituzione vaticana, fece da tramite nel 1940 tra un gruppo di ufficiali tedeschi intenzionati a rovesciare Hitler e i servizi segreti inglesi.


Pier Luigi Guiducci
Il Terzo Reich contro Pio XII
San Paolo
pp. 376 - € 18