La copertina del libro.

Cattolici, tra popolo e libertà

"Il Papa e il filosofo", il titolo del libro intervista di Alver Metalli all'uruguayano Alberto Methol Ferré. Un grande intellettuale che ha inteso con lucidità la vera portata del Vaticano II. E per questo guardato e studiato da papa Francesco
Massimo Borghesi

Occorreva Jorge Mario Bergoglio, il Papa argentino, perché la figura di uno dei più grandi intellettuali cattolici latino-americani, l’uruguayano Alberto Methol Ferré (1929-2009), cominciasse ad essere conosciuta ed apprezzata in Italia. Merito anche di Alver Metalli e della sua lunga intervista all’autore, comparsa una prima volta nel 2006 e riproposta ora con il titolo Il papa e il filosofo. Il testo è stato presentato a Roma, presso la Radio Vaticana, il 21 marzo passato. Nelle loro introduzioni al testo, Guzmán Carriquiry e Metalli ricostruiscono il legame che, soprattutto a partire dal 1978, ha unito Methol Ferré, instancabile fondatore di riviste (Nexo, Vispera) e consulente del presidente dei Vescovi latinoamericani, il cardinale di Buenos Aires Antonio Guarracino, al giovane provinciale dei gesuiti Bergoglio. Divenuto Papa, dirà di lui: «Ci ha insegnato a pensare».

La stima era portata ad un intellettuale per il quale essere cristiano significava riflettere a partire dalla storia. Per la Chiesa essere cattolica implica, da un lato, incarnarsi in un popolo, in una teologia popolare. Era questo il pensiero di Lucio Gera, Gerardo Farrel, Juan Carlos Scannone, un pensiero caro tanto a Bergoglio quanto a Methol Ferré: la risposta non reazionaria, con la sua opzione preferenziale per i poveri, alla teologia della liberazione egemonizzata, allora, dal marxismo.
D’altro lato una posizione cattolica non può non allargarsi all’universale, favorire i “nessi” tra i popoli, superare i confini degli Stati. Donde l’appoggio al Mercosur, al sistema di integrazione economica tra gli Stati dell’America Latina come contraltare all’egemonia e all’invadenza economica dell’America del Nord.

Cattolicesimo, per Methol, è incontro tra popolo e libertà. Era questa la grande lezione del Vaticano II, il Concilio che permette alla Chiesa di valorizzare in modo non modernistico le verità moderne. Di questa lezione l’intellettuale uruguayano mostra, nell’intervista a Metalli, di offrire una lucidissima interpretazione, rara nel contesto latino-americano. Il che spiega l’interesse e la stima nei suoi confronti attestata da papa Francesco.

Alberto Methol Ferré
Alver Metalli
Il papa e il filosofo
Cantagalli
pp. 231 - € 15