La copertina del libro.

La «dolcezza» di un uomo semplice

Umiltà e umorismo. Andrea Monda comincia da queste due parole per descrivere la personalità di Benedetto XVI. Fino a scoprire quella tenerezza possibile solo a chi «riposa nell'abbraccio di una forza più grande della nostra»
Edoardo Rialti

È nel segno di due parole e due esperienze che hanno molto in comune - come umiltà ed umorismo - che inizia la biografia spirituale che Andrea Monda, giornalista ed anglista autore di saggi importanti su Tolkien e Lewis, dedica questa volta a Benedetto XVI, provando a leggerne il Pontificato alla luce delle prime parole con cui il neo-eletto Papa si è presentato al mondo, dicendo di sì: «Chi è questo “semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore”?». Monda ha «sempre attribuito una grande importanza alle cose “prime”: la prima impressione, il primo incontro, la prima parola detta… La domanda quindi è: quelle di Benedetto XVI sono state parole dette confusamente, dettate dall’emozione del momento solenne, o piuttosto sono da prendere sul serio in quanto già rivelano una traccia?».

Il libro parte, così, alla caccia della più impalpabile e segreta delle virtù, ed il suo rapporto con le parole ed i gesti del Papa teologo: «Con la stessa candida e fresca disponibilità con cui il professore di Monaco rispondeva ai suoi piccoli studenti, oggi il Sommo Pontefice risponde ai piccoli e grandi interlocutori, dai bambini che incontra in occasione della Prima Comunione al mondo intellettuale, filosofico, politico di tutte le massime istituzioni internazionali».
Ne nasce una sorta di investigazione poliziesca sulla natura segreta dell’umiltà, ricca di citazioni, raffronti, e sempre condita di sottile ironia, che fa spiccare il fascino discreto, ma tenace che interroga chiunque accosti Benedetto XVI: «A dispetto della vulgata mediatica, quella del freddo Panzerkardinal, tutte le persone che hanno avuto modo di incontrare Joseph-Benedetto “dal vivo”, hanno potuto constatare la dolcezza di quest’uomo semplice e dialogante senza traccia di alterigia o affettazione».

Un percorso che permette di riscoprire come la posizione dei «miti, gli “abbassati” e gli ultimi di cui parlano la Bibbia e il Vangelo», sia possibile solo a chi riposi nell’abbraccio di una forza ed una sapienza più grande della nostra, che si tratti di un Papa che in fondo si considera sempre e solo “il vice-parroco del mondo” come dello stesso autore del libro in questione: «Avevo detto, e anche spiegato, in classe, ai miei studenti americani come il nome di Ratzinger non potesse essere quello di un papabile credibile. L’alone di gloria che mi circondava è andato in frantumi…».

Andrea Monda
Benedetta umiltà. Le virtù semplici di Benedetto XVI
Lindau
pp. 144 - € 14