La copertina del libro.

Caritas, come un cero pasquale

Un monastero, guidato da Caritas Pirckheimer, si trova osteggiato dalle influenze della Riforma protestante. Nel memoriale della badessa emerge l'ostilità degli stessi concittadini. Fino alla decisione se scappare o restare fedeli alla vocazione ricevuta
Edoardo Barbieri

La storia della clarissa Caritas Pirckheimer (1467-1532) brilla di una fulgida luminosità. Caritas, ottimamente educata tanto da divenire famosa tra gli amici del fratello Willibald (il mecenate di Albrecht Dürer), entrò nel monastero di Santa Chiara di Norimberga, dove condusse una vita tutta presa da preghiera, studio e lavoro. Oltre alle molte lettere sue o che la riguardano, emerge dagli archivi un memoriale cui si dedicò dal 1524 al 1528. Era accaduto che la predicazione luterana era arrivata in città e le autorità civili avevano accolto il protestantesimo. Molti religiosi abbandonavano i chiostri e il consiglio cittadino intervenne con crescente durezza per costringere alla chiusura anche Santa Chiara.

È a questo punto che la grandezza di Caritas, divenuta badessa, si esprime pienamente. Abbandonate da chi fino a poco prima le aveva sostenute e ammirate, le monache decidono di rifiutare le novità portate da quelli che chiamano «preti selvaggi», intenzionate a restare fedeli «all’antica, vera e giusta fede». La vicenda assume toni aspri, e l’unica soluzione sarebbe fuggire in un altro monastero in terra cattolica. Ma uscendo dal monastero, quante sorelle sarebbero state rapite dai parenti, ormai tutti aderenti al nuovo corso della vita religiosa? O non c’era un disegno misterioso, per cui era necessaria una testimonianza (martirio) data proprio lì?

Ecco allora Caritas, con le sorelle, prendere una decisione drammatica: appellandosi alla tanto sbandierata libertà del cristiano restare fedeli alla vocazione ricevuta. Vengono chiuse nel monastero, senza poter più accogliere novizie né tenere rapporti con l’esterno. Rimangono a consumarsi, come un cero pasquale: l'ultima monaca si spegne nel 1591. Una storia splendida e terribile insieme: grazie all’autrice del libro, clarissa nel monastero di Bienno in Valle Camonica.

Chiara Amata Tognali
Lasciateci la libertà! Caritas Pirckheimer e la vita religiosa nella bufera della Riforma
Edizioni Messaggero
pp. 152 - € 16,00