<em>Per strade maestre</em><br> di Stefano Regondi.

Strade maestre, da seguire

Alla sua prima prova editoriale, Stefano Regondi incontra e intervista venti personaggi della cultura italiana. Da Erri De Luca a Francesco Guccini, da Pupi Avati a Carlo Sini. Un viaggio alla ricerca di uomini vivi, per innamorarsi di quel che si fa
Andrea Avveduto

Scorrendo l’indice, a colpire subito è il calibro dei personaggi incontrati dall’autore. Un viaggio che parte da Erri De Luca per arrivare al direttore d’orchestra Salvatore Accardo, perdendosi tra i racconti di Francesco Guccini e la battute di Giacomo Poretti. Stefano Regondi li ha incontrati tutti, e il suo primo libro Per strade maestre ha l'ambizione di raccontare in quel viaggio tutto il Bel Paese.

Anzi, come annota Luca Doninelli nella sua introduzione, racconta «la grande forza dell’Italia, che è quella capacità di ideare e progettare, di trasformare l'idea in un progetto». Quel saper fare artigianale della tradizione «che ci contraddistingue». Anche se ha ragione Pupi Avati: «il talento è fondamentale». Eppure non basta nemmeno quello. È necessaria anche la costanza della restauratrice Pinin Brambilla, che ha impiegato vent’anni della sua vita per restaurare Il Cenacolo di Leonardo Da Vinci.

Il popolo dei navigatori e soprattutto degli artisti lo ritroviamo lì, tra le pagine ben scritte di chi ha girato lo Stivale per “rubare” a grandi personaggi di fama internazionale i segreti del loro successo. Regondi però fa come Claudio Magris: «Scrive per condividere», ruba ai ricchi per poi donare ai lettori quei lampi di genio che ci rendono orgogliosi di essere italiani (come La Locomotiva, canzone che Guccini compone in venti minuti). In questi dialoghi intensi troviamo tutte le trovate più originali, le strade maestre che hanno percorso i venti grandi raccontati nel libro.

C’è da imparare, e anche tanto, da chi racconta le pagine più belle ed entusiasmanti della propria vita. Per scoprire, come il filosofo Carlo Sini, che il segreto sta tutto nell’innamorarsi. Di quel che si fa, di quel che ci capita. Ma con un’avvertenza finale. Manca ancora «una pagina bianca da colorare». La tua. Quella pagina bianca della vita, questa strada a volte dissestata e piena di buche. Il libro rassicura: per fortuna ci sono ancora dei maestri che nei tratti più scuri, la illuminano. Tocca a noi farne buon uso.

Stefano Regondi
Per strade maestre
Bruno Mondadori
pp. 153 - € 12