La copertina del cd

NEIL YOUNG Un album da riascoltare (facendo attenzione alle parole...)

Walter Muto

Recensire un album del passato è un’operazione delicata ma efficace, perché costringe a riascoltarlo. Ma recensire uno degli album più amati in assoluto è ancora più emozionante.
Pur veleggiando ormai verso i 70 anni, Neil Young continua a sfornare dischi e sembra non essere mai stanco di osservare e raccontare. Eppure nell’inizio, come è noto, c’è tutto. Pertanto quei dischi di inizio anni 70 restano comunque i più significativi per la lunghissima carriera di questo artista. Così questo schivo ragazzo ventiquattrenne, improvvisamente diventato famosissimo e ricchissimo dopo il disco che precede Harvest, After the Gold Rush, si compra un ranch e chiacchiera con il vecchietto che era lì da una vita a lavorare. E il vecchio gli chiede: io ho lavorato una vita e non ho niente, come fai tu che sei così giovane, ad avere già così tanti soldi? E da questo episodio nasce Old Man, racconto di una vita che ha bisogno di amore, altrimenti l’alternativa è essere vecchi anche da giovani: «Ho perso l’amore e a quale costo, dammi cose che non vadano perse/ vecchio guarda la mia vita, è così simile alla tua/ ho bisogno di qualcuno che mi ama sempre/ uno sguardo nei miei occhi e capirai che è vero». Grande pezzo, e si capisce che Neil ci contava particolarmente, come pure su Heart of Gold, altra canzone insieme ad Old Man in cui i cori erano affidati niente meno che a Linda Rondstadt e James Taylor. Il clima è sicuramente "western", la maggior parte del disco viene registrata a Nashville, ed oltre alle due canzoni citate, ci sono altri pezzi storici del repertorio del canadese, dall’incipit di Out on the weekend, a quella Alabama violentemente attaccata poco tempo dopo dai Lynyrd Skynyrd; dalla indolente title track, Harvest, all’accorato appello a non rovinarsi con la droga di The Needle and the Damage Done (canto questa canzone perché amo l’uomo, anche se so che molti di voi non capiranno). Insomma, per i vecchi come me un disco da riascoltare, magari facendo più attenzione alle parole; per i giovani un passaggio da non perdere, un capitolo da non lasciare indietro. Molto belli anche i concerti che Neil Young teneva da solo in quel periodo, voce chitarra e armonica, dove la bellezza ruvida delle sue canzoni risalta ancora più pura: ne stanno uscendo sia in cd che in dvd. E se vi chiedevate perché Ligabue in Certe notti cita Neil Young, beh, ascoltate questo disco e lo capirete da soli.

Neil Young
Harvest

Reprise/Worner Bros
€ 14,90