A sinistra Riro Maniscalco, presidente del NYE.

L' "io" al centro nella Grande Mela

Con il titolo "Il tempo della persona, l'origine di un popolo", venerdì 17 gennaio la kermesse culturale aprirà le porte al pubblico. Una tre giorni di incontri, mostre, spettacoli. E più di duecento volontari dai quattro angoli degli Stati Uniti
Anna Leonardi

La sesta edizione del New York Encounter, l'annuale kermesse culturale organizzata nella Grande Mela, aprirà le porte al pubblico venerdì sera. Il titolo di quest'anno, "Il tempo della persona. L'origine di un popolo", arriva al cuore di una Nazione che, come si legge sul sito del NYEncounter, «vive un tempo di forte incertezza e dove il buio di una violenza ci assale di continuo. Come possiamo rispondere? Cos'è la persona? Chi siamo noi veramente?». L'affronto di una tale sfida sarà il tema dell'incontro inaugurale, venerdì sera alle 18, con monsignor Lorenzo Albacete e, a seguire, di uno spettacolo di musica e letture: il musicista David Horowitz e lo scrittore Tony Hendra proporranno un viaggio nella storia del popolo americano, in cui riecheggia la dinamica di un soggetto, di un "io" che fiorisce sempre in rapporto ad altro da sé.

Fin da subito, sarà possibile visitare le due mostre allestite nelle sale del Manhattan Center, che ospita il NYEncounter. La prima, dedicata al velo di Manoppello e importata dall'ultimo Meeting Rimini, è riproposta al pubblico americano con il titolo: "Il volto di Gesù: la persona nasce da uno sguardo". Sarà accompagnata anche da un agile catalogo di cui il cardinale Sean O'Malley, arcivescovo di Boston, ha scritto la prefazione. La seconda mostra, "L'umanità, la cosa più strana del cosmo", ripercorre invece i passi del grande romanziere Walker Percy.

La giornata di sabato inizierà con un incontro sul Medioriente e sulle sofferenze del popolo cristiano a cui pareciperà Samir Khalil Samir, professore di studi islamici a Beirut. A seguire, la presentazione del libro Il potere dei senza potere di Václav Havel, dove Martin Palous, presidente della fondazione Biblioteca Václav Havel, offrirà la propria testimonianza su questo "Campione del cuore", come recita il titolo dell’incontro, e sulla rinascita della Repubblica Ceca.

Nel pomeriggio, sarà possibile partecipare a un ciclo di tavole rotonde dal titolo "Si può vivere così?". I grandi temi del lavoro e dell'educazione saranno affrontati da Bernhard Scholz, presidente della Compagnia delle Opere, e Josè Medina, insegnante e responsabile di Comunione e Liberazione negli Stati Uniti. Sulla natura dell'io e della persona interverranno il filosofo francese Fabrice Hadjadj e il decano emerito dell'Istituto Giovanni Paolo II, David Schindler.

Domenica mattina, il nunzio apostolico Carlo Maria Viganò celebrerà la Santa messa. Mentre l'incontro principale della mattinata accoglierà il cardinal O'Malley, che affronterà il tema delle "periferie" così come indicato da papa Francesco. Nel pomeriggio, a chiusura degli incontri, don Julián Carrón e padre Peter Cameron, direttore della rivista Magnificat, guideranno un'assemblea dal titolo: "Dall'io al noi", preziosa occasione per approfondire, con interventi e domande, il tema della manifestazione.

Anche questa edizione del NYEncounter terminerà sulle note del tradizionale concerto "Big Sound Juice", dove insieme alla NYE House Band si esibirà il popolare sassofonista "Blue Lou" Marini. Sarà un momento di festa anche per i duecentocinquanta volontari che, giunti dai quattro angoli degli Stati Uniti, offrono gratuitamente il loro servizio all'Encounter. Sono la testimonianza più concreta della vita di un popolo rinato dall’incontro con una Presenza.

Per informazioni: www.newyorkencounter.org