Mitt Romney e Barack Obama ad un dibattito in tv.

Una chiamata a ricostruire da capo

Il giorno del voto è vicino. La comunità di Cl americana ha preparato un volantino di giudizio perché «in questo periodo di crisi molti hanno bisogno di un miglioramento del livello della vita». E questo non può arrivare solo dalla politica...

Nell’approssimarsi delle elezioni del 2012, siamo tutti invitati a dare un giudizio sul punto in cui siamo e in quale direzione ci stiamo muovendo in quanto paese, a partire dalla coscienza di appartenere a una nazione che ha un bene comune. Particolarmente in questo periodo, nel quale tanti nostri compatrioti patiscono la disoccupazione e il disagio economico, sappiamo che molti hanno bisogno di un miglioramento del loro livello di vita. Nondimeno, non crediamo che queste elezioni possano magicamente risolvere il gravissimo problema che l’America si trova a fronteggiare. Le leggi, i progetti e i programmi politici, per quanto perfetti, dipendono dalla libertà di uomini imperfetti quali siamo tutti noi.

Non crediamo che il miglioramento della situazione nel nostro paese possa giungere dalla sola politica. Piuttosto, pensiamo che l’America abbia bisogno di un impegno rinnovato da parte di singoli e associazioni per il perseguimento dei più nobili ideali umani con realismo e capacità di sacrificio. Nell’Enciclica Deus Caritas Est, Papa Benedetto ha scritto che «La costruzione di un giusto ordinamento sociale e statale, mediante il quale a ciascuno venga dato ciò che gli spetta, è un compito fondamentale che ogni generazione deve nuovamente affrontare». Questo compito è di ciascuno di noi, e ne siamo pienamente responsabili.

In questo spirito, rifiutiamo di farci schiacciare dalla enorme pressione che viene esercitata su tutti gli Americani perché si lascino irreggimentare in uno schieramento o in un altro. Piuttosto, proponiamo alcune considerazioni di fondo:

1. La ricerca della felicità
Il desiderio di qualcosa di più bello, di un bene più grande, di una vita più piena è ciò che esprime la natura di ogni singola persona e che guida ogni autentico progresso umano. L’essenza della libertà è la nostra capacità di identificare il bene più grande e di indirizzarci a esso. Questa libertà comprende necessariamente la libertà di aggregarsi ad altri e di creare movimenti, organizzazioni e opere che esprimono la coscienza e incarnano i valori di quanti le hanno intraprese. Nella sua ricerca di “stabilire la giustizia, assicurare la pace sociale […] promuovere il benessere e custodire il dono della libertà”, chi governa deve sostenere non solo le iniziative che nascono dal governo stesso, ma, prima e soprattutto, quelle che sorgono dalle libere aggregazioni di persone.

2. La realtà è data
È la realtà ciò che provoca il nostro desiderio di felicità e insieme ci spinge a ricercarla nella realtà stessa. Non è possibile trovare la felicità fuggendo dalla realtà. Nel suo incontro con i responsabili politici tedeschi nel 2011, Papa Benedetto ha indicato la necessità di riconoscere il primato della realtà perché possa fiorire una cultura politica. Con lui affermiamo che «L’uomo non crea se stesso. Egli è spirito e volontà, ma è anche natura, e la sua volontà è giusta quando egli rispetta la natura, la ascolta e quando accetta se stesso per quello che è, uno che non si è creato da sé. Proprio così e soltanto così si realizza la vera libertà umana». Chi governa deve riconoscere e rispettare la realtà come data ed evitare ogni tentativo di manipolarla o disgregarla. La legge deve rispettare il fatto che la vita ha origine al concepimento e che essa viene violata quando le viene posto fine per volontà dell’uomo; che il matrimonio e la famiglia vengono prima del governo, e che non possono essere oggetto di ridefinizione da parte di chi governa, neanche in nome della libertà.

3. Libertà di religione
Il punto più alto della ricerca della felicità è la libertà di religione. Questa libertà va ben al di là delle forme devozionali, perché noi cerchiamo la nostra felicità in tutti gli aspetti della nostra vita. Chi governa deve proteggere questa libertà in tutte le sue forme. I decreti emanati dal Dipartimento della Salute e dei Servizi alla persona della attuale Amministrazione, che impongono ai cattolici e alle loro associazioni di venir meno ai doveri della propria coscienza, dovrebbero essere un allarme per tutti quanti hanno a cuore la libertà. Quando la coscienza della persona è violata e la libertà di religione minacciata, nessuna libertà è al sicuro.

4. Libertà di educazione
Non potremmo mai essere felici se i nostri figli non fossero felici. La libertà di proporre ai giovani la propria tradizione e le proprie scoperte e convinzioni riguardo a ciò che è davvero importante e che ci realizza integralmente è intimamente legata alla nostra libertà di perseguire la felicità. Chi governa deve usare il suo potere per sostenere le persone nel loro sforzo di offrire la migliore educazione possibile ai giovani, anteponendo questi sforzi ai propri progetti in campo educativo.

5. Solidarietà
Questo tempo di crisi può aiutarci a riscoprire l’importanza della famiglia, dell’amicizia, della comunità, della carità. Quando la situazione si fa pesante, se i vincoli sociali sono deboli e la carità inaridita, la gente non può far conto che sui programmi di assistenza pubblica. Una rinnovata attenzione a condividere i bisogni degli altri e al valore della solidarietà con le persone in difficoltà sono condizioni necessarie per superare ogni periodo di tribolazione e sono la base per una società prospera e umana quando ritorneranno i “tempi buoni”. Chi governa sostenga e accompagni il lavoro dei volontari e delle organizzazioni caritatevoli e ricerchi l’aiuto del settore non-profit nel suo sforzo di assicurare un livello di protezione per quanti sono nella difficoltà e nel bisogno.

Invitiamo tutti i cittadini di buona volontà a unirsi a noi nel nostro sforzo di rinnovare la nostra società. Cerchiamo politici che riconoscano, valorizzino e collaborino con le persone e le associazioni che desiderano lavorare per costruire il bene comune dell’America.

Communion and Liberation