Il castello che ospita le mostre del Kulturinitiative

E il Big Bang arrivò a Bruchsal...

L'intuizione è arrivata tra i padiglioni del Meeting. Hubert Kebler, professore di liceo, decide di portare alcune mostre nella sua scuola. Poi la nascita del Kulturinitiative, un centro culturale. Fino al premio del dicembre scorso
Emanuele Ranzani

“Certezze su cose mai viste”. È il titolo di un incontro che il Kulturinitiative, un piccolo centro culturale nato a Bruchsal, ha proposto alla sua cittadina nei primi giorni del dicembre scorso. «All’ultima conferenza che abbiamo organizzato c’erano quasi 400 persone tra studenti e insegnanti», racconta Hubert Kebler, presidente del Kulturinitiative e professore di filosofia e religione in un liceo scientifico di Bruchsal. Relatore, Lucio Rossi, fisico al centro di ricerca Cern di Ginevra che si è impegnato anche nelle ricerche nel Bosone di Higgs. «Ha messo a tema argomenti come l’origine dell’universo, il Big Bang, le particelle elementari e l’antimateria. Ma ciò che maggiormente ci ha colpito è stato il modo con cui svolge il suo lavoro». A proposito del metodo scientifico, «Rossi ha spiegato che lo scienziato può arrivare a una più vasta conoscenza solo partendo da un’ipotesi positiva e non da un dubbio. Questa provocazione è rimasta molto impressa nel pubblico. Anche tra gli scettici che erano presenti». È nella filosofia del Kulturinitiative organizzare incontri che siano per tutti e che possano essere l’occasione di confronto anche tra opinioni diverse.

Un’esperienza, quella del centro culturale, che è nata in maniera imprevista. Le prime intuizioni sono arrivate tra i padiglioni del Meeting di Rimini. «Negli anni Ottanta ho conosciuto un medico di Comunione e Liberazione nell’ospedale di un paesino della Foresta Nera in cui lavoravo. Poi sono andato a studiare a Friburgo e qui ho iniziato a frequentare i gesti di quelli del movimento. Così, un’estate, sono andato a Rimini. Guardando le mostre del Meeting, mi è venuta l’idea di portarle nella mia scuola. E con me si sono subito coinvolti altri amici che mi hanno aiutato a tradurle e ristamparle».

“Dalla terra alle genti. La diffusione del cristianesimo nei primi secoli” è stata la prima riproduzione che il Kulturinitiative ha esposto a Bruchsal nel 2002. Poi sono arrivate le tante conferenze sul tema dell’educazione e i concerti di musica classica. Fino al 7 dicembre 2012, quando Kebler ha ricevuto il premio “Reiner Blickle” per «progetti innovativi e di successo nel campo della formazione». La giuria che ha istituito il riconoscimento ha nominato vincitore il Kulturinitiative perché offre l’occasione di «rendere possibile la libertà, comunicare il sapere e avviare attitudini», come recitava il comunicato che dava ragione del premio.

«Il nostro desiderio è quello di dire chi siamo e la nostra origine, l’esperienza di Comunione e Liberazione, all’interno del nostro ambiente. Il clima culturale di oggi dimentica la fede per lasciare spazio allo scetticismo e al dubbio. Noi vogliamo testimoniare che nella vita c’è qualcosa di positivo». Per questo il Kulturinitiative ha già numerose proposte in cantiere per l’anno nuovo. Primo appuntamento sarà la testimonianza di don Romano Christen, sacerdote della Fraternità San Carlo e responsabile di Cl in Germania. Altro evento è un concerto di musica classica sull’opera di Mozart. «Inoltre, in occasione dell’Anno della Fede, stiamo preparando una piccola mostra sui santi. Insomma, siamo in cammino...».