Il corso di formazione di "Trabajo y Persona".

Con le scarpe rotte, innamorato della vita

Un corso di formazione dell'associazione "Trabajo y Persona" e il desiderio di seguire i ragazzi anche dopo il diploma. Una strada che va ben oltre l'imparare un lavoro... Come dimostra la storia di un ragazzo di Guacara
Alejandro Marius

Nel 2014 abbiamo iniziato un corso di formazione nell'ambito della meccanica automobilistica. Le lezioni si svolgono nella città di Guacara, a circa centocinquanta chilometri da Caracas. Una delle priorità che ci siamo posti per quest'anno era quella di seguire i ragazzi diplomati non solo in questo corso, ma in tutti quelli che proponiamo come "Trabajo y Persona", la nostra associazione che si preoccupa di recuperare il valore della persona attraverso la formazione al lavoro.

Mariloly è il mio braccio destro al lavoro ed è anche molto più attenta di me alle persone. Si ricorda i nomi e le storie di tutti. È stata lei a scoprire che uno dei ragazzi diplomati in meccanica aveva perso il lavoro per essersi rifiutato di fare la spia per il sindacato. Oltre al lavoro, non aveva più nemmeno la casa. Viveva dalla nonna, nella stessa stanza di suo padre, più grande di lui solo di quindici anni. Dato che non aveva più un'occupazione, aiutava nelle faccende domestiche, o faceva dei lavoretti con cui riusciva a procurarsi solo del riso. Questo ragazzo, da alcuni anni, ha anche una fidanzata. Lei è stata più fortunata e ha trovato un lavoro fisso in un’azienda importante, ma la sua famiglia guarda con disprezzo il loro rapporto perché lui è senza lavoro e non studia.

Pochi mesi fa, mi sono recato nella zona in cui abita questo ragazzo. Mi aveva chiesto di incontrarci, perché Mariloly non poteva andare da lui. È arrivato tutto sudato e zoppicando. Quando gli ho domandato il perché, mi ha confidato, vergognandosi, che una scarpa si era rotta. Non aveva i soldi per pagare il biglietto dell’autobus ed aveva percorso a piedi i quindici chilometri da casa sua al luogo dell'incontro. Era venuto fin lì per raccontarmi del rapporto con la sua fidanzata e per dirmi che aveva intenzione di tornare a studiare e di trovare un lavoro. Mi ha anche spiegato che la sua ragazza aveva iniziato a subire pressioni da parte dei colleghi, degli amici e della famiglia e lui non era in grado di aiutarla. Per questo aveva deciso di interrompere il loro rapporto, così che lei non dovesse soffrire anche a causa sua. Dentro di me io mi chiedevo: «Se questo non è amore, che cos’altro può essere?». Questo ragazzo ama di più il destino della sua fidanzata che stare con lei.

A un certo punto mi chiede se c’è la possibilità di entrare in un nuovo corso che stiamo organizzando. Questo, a differenza del precedente, fornisce un titolo universitario, una formazione più intensiva con un’azienda automobilistica internazionale, e comprende la colazione e il pranzo. Quando si sono lasciati, la fidanzata gli aveva dato i soldi per pagare la fototessera da mettere sul modulo di preiscrizione, e ora lui voleva dimostrarle che ce l’avrebbe fatta.

La scorsa settimana è iniziato il corso, e me lo sono ritrovato in classe. Sono rimasto piacevolmente sorpreso nel vedere che era riuscito a guadagnarsi il posto con il suo impegno. Era molto felice, e ha cominciato a raccontarmi cosa era successo nelle ultime settimane: la sua ragazza aveva deciso di tornare da lui mettendosi contro la famiglia e, durante una passeggiata, aveva comprato un anello, pagando un anticipo, per chiedergli di sposarsi, perché lui è l’uomo con cui vuole passare il resto della sua vita. Mi ha anche confidato che la sua ragazza vuole conoscere me e Mariloly perché ci vorrebbero come loro testimoni al matrimonio in chiesa.

Lì per lì non sono riuscito a reagire per la grande sorpresa, anche se il mio cuore gridava di gioia. Sono rimasto freddo, e all’arrivo di altri ragazzi la conversazione si è bloccata. Più tardi, quella stessa notte, ho ricevuto questo messaggio: «So che siamo stati insieme solo poco tempo, ma sono davvero molto grato a te e alla signora Mariloly per tutto l'aiuto che mi avete dato. So anche che ieri non abbiamo parlato molto, e che quando venite qui avete cose più importanti da fare. Mi piacerebbe molto se tu e Mariloly foste i testimoni del mio matrimonio. Rendervi partecipi è il mio modo per dimostrarvi che siete molto importanti. Mi sono successe molte cose belle dall'ultima volta che abbiamo parlato e so che per me verranno tempi ancora migliori. Ora ho molta più voglia di andare avanti. Ogni giorno imparo di più e darò il meglio di me, così come ho sempre fatto. Davvero, vi ringrazio per tutto».

Chi finanzia i nostri progetti pretende sempre che abbiano un alto impatto: molti benefici e grandi cambiamenti. Ma non c’è cambiamento più grande di un ragazzo venezuelano che vuole continuare a studiare e crescere, fino al punto che la sua fidanzata lo cerca per chiedergli di fidanzarsi. Questo è l'impatto che vale, quello che inizia con il desiderio del cuore di un ragazzo che si alza in piedi contro ogni avversità, che ama lavorare e riconosce che in un’unione di amore davanti a Dio si gioca la vita. È proprio come ha detto don Giussani: «Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell'uomo».