Un particolare del mosaico di padre Rupnik.

Quindici anni di Fraternità

L'anniversario del riconoscimento pontificio della San Carlo, avvenuto il 19 marzo 1999. «Chiediamo a Dio la freschezza che viene dal senso vivo della grandezza di ciò che è donato nell'inizio»
don Paolo Sottopietra

Oggi ricorre il quindicesimo anniversario del riconoscimento pontificio della nostra Fraternità. Il 20 marzo 1999 c’era molto movimento in questa casa, tappeti rossi nei corridoi, un pianoforte nel salone, rinfreschi preparati in sale diverse a seconda degli ospiti, servizio liturgico in agitazione, servizio d’ordine ben preparato.
Per la messa arrivava il cardinal Sodano, portando il decreto di riconoscimento firmato dal cardinale Martinez Somalo, allora Prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata. Il decreto rispecchiava una espressa volontà di Giovanni Paolo II. Nel mosaico di padre Rupnik che abbellisce la cappella della nostra casa di formazione il ritratto del Papa polacco è stato voluto per ricordare il ruolo fondamentale che egli ha avuto nella nostra storia. La fondazione della Fraternità san Carlo si è iscritta nel suo pontificato, dal discorso rivolto ai sacerdoti di Cl del 1985 a Castel Gandolfo fino appunto al 19 marzo 1999.
Fu un giorno di festa. La messa solenne fu presieduta dal Segretario di Stato. Seguì un rinfresco nei locali della casa di via Boccea in cui abitavamo da poco più di due anni. La cappella era stata ritinteggiata per l’occasione. Don Giussani scrisse: «Cari amici, la nostra sicurezza, e quindi gioia, è grande in questo giorno in cui Sua Santità riconosce ancora una volta l’autenticità ecclesiale del carisma di Comunione e liberazione, metodologicamente fondamento della vostra Fraternità Sacerdotale».

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