L'Aula Magna della Cattolica di Milano.

CONVEGNO Educare. Dall'impaccio alla proposta di significato

Sabato 14 febbraio la Cattolica di Milano apre le porte all'associazione "Il rischio educativo" per l'annuale convegno. A tema: “Coscienza religiosa e cultura moderna: percorsi della ragione e della cultura”
Stefano Regondi

Sabato 14 febbraio 2009. L’associazione culturale “Il rischio educativo” presenta il convegno dal titolo: “Coscienza religiosa e cultura moderna: percorsi della ragione e della cultura”, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. L’associazione, che mutua il suo nome da un noto volume di don Giussani, si occupa da anni di problematiche educative e didattiche, rivolgendosi prevalentemente a insegnanti e docenti di ogni ordine e grado. L’incontro di quest’anno nasce come occasione di “sostegno” tra insegnanti, per entrare nel merito della didattica con un’ipotesi fresca e nuova che spalanchi la ragione. Per sgomberare il campo da possibili equivoci è utile sottolineare che non si tratta di un corso di formazione “classico”. Piuttosto, è il frutto di un lavoro di confronto paziente tra docenti, presidi, direttori e maestre; o, per usare l’espressione di Francesco Valenti, presidente dell’associazione, «l’esito e insieme l’avvio di una riflessione su un’esperienza in atto nell’insegnamento». Titolo e tema del convegno riprendono il testo di don Luigi Giussani La coscienza religiosa dell’uomo moderno. «E lo fanno svolgendo le tesi del libro in relazione al percorso didattico di ciascuno: cosa questo libro dice ad un insegnante? Che cosa c’entra con la scuola?», si chiede il Presidente dell’associazione.
Ecco allora due linee guida che faranno da binari all’evento. La prima affronta “l’impaccio” della cultura moderna sempre più distante dall’affermazione di un significato di sé; la seconda si occupa di indagare e capire in che modo si può affermare e proporre un significato nelle ore di lezione. Per questo «abbiamo invitato persone che possano raccontarci di come in questo mestiere, nella andare a scuola a insegnare tutti i giorni, sia possibile tenere vivo il significato che si è incontrato nella proprio vita», aggiunge Valenti. Alla guida di quest’avventura sono stati invitati il filosofo Costantino Esposito, il critico d’arte e giornalista Giuseppe Frangi, Lorenza Violini, docente di diritto, e l’astrofisico Giuseppe Tanzella-Nitti. Da aggiungere che il convegno è rivolto ai direttori, ai rettori, a tutte le maestre e i professori di ogni ambito. Dall’asilo al liceo. Perché il titolo dell’incontro coinvolge tutto, a partire dall’impostazione del metodo di una maestra d’asilo dentro il rapporto con il bambino.
Ma non ci saranno solo lezioni. Ad accompagnare la giornata ci saranno delle letture da T.S. Eliot con l’attore Stefano Braschi. La scelta del grande poeta statunitense si spiega nella costante presenza di frammenti delle sue poesie nel testo di Giussani e nell’espressione della dimenticanza e, insieme, della ricerca di un significato per la propria vita e il proprio lavoro che i suoi versi incarnano. L’urgenza che investe le parole di Eliot è la stessa, in una forma differente, di ciò che testimonia Giussani in La coscienza religiosa dell’uomo moderno. Non un rimpianto verso lontane epoche, ma il desiderio vivo e pulsante di abbracciare il significato ora. Ecco il tema del convegno.

"Coscienza religiosa e cultura moderna: percorsi della ragione e dell'istruzione".
Sabato, 14 febbraio 2009
Università Cattolica del Sacro Cuore
Largo Gemelli 1
Milano

Sarà trasmessa in video conferenza anche a Rimini e Catania.
Per ulteriori informazioni sul sito: www.ilrischioeducativo.org