La scorsa edizione del "Andemm al Domm".

Scuole in marcia per essere "pari"

L'"Andemm al Domm" torna a Milano per la sua 31esima edizione. Oltre alle paritarie, quest'anno parteciperanno anche i genitori cattolici che hanno iscritto i figli alle statali. Tutti per la libertà d'educazione e per incontrare l'Arcivescovo
Enrico Lenzi

Scuole cattoliche domani in piazza. Ma con loro ci saranno anche i genitori cattolici che hanno iscritto i propri figli alle scuole statali. È la novità della marcia «Andemm al Domm», tradizionale appuntamento della scuola cattolica lombarda (giunta alla sua trentunesima edizione), che quest'anno ha scelto come proprio slogan «Il futuro dell'Europa dipende della libertà d'educazione». E proprio in nome di questa libertà d'educazione accanto alle sigle che tradizionalmente danno vita all'iniziativa (Fidae, Fism, Cdo-Foe, Agesc e l'arcidiocesi di Milano), vi saranno anche i genitori cattolici dell'Associazione genitori (Age), che opera nella scuola statale. «Siamo presenti a questa iniziativa - ha confermato nei giorni scorsi Paolo Ferrentino, presidente regionale dell'Age lombarda - per rivendicare il diritto alla libertà di scelta educativa delle famiglie, perché sia attuata non per principio e sulla carta, ma in concreto». Un diritto così forte che ha spinto le due associazioni dei genitori cattolici presenti nel mondo della scuola pubblica (Age e Agesc, che riunisce le famiglie degli alunni delle scuole paritarie) a scendere in piazza assieme.

«Vogliamo ribadire che si devono trovare nuove formule per offrire a tutti le stesse condizioni di partenza nella scelta della scuola desiderata» aggiunge Michele Ricupati, presidente provinciale dell'Agesc lombarda e presidente dell'Associazione che organizza la marcia di domani. E proprio la parità di condizioni nella scelta della scuola appare come l'elemento discriminante per dare vita a un diritto costituzionale. In una regione come la Lombardia, dove esistono strumenti regionali per aiutare la libertà di scelta delle famiglie, le scuole paritarie risultano una presenza importante all'interno del sistema scolastico regionale: dall'infanzia alle superiori, la scuola paritaria lombarda - secondo i dati dello scorso anno - riunisce 1.120 scuole per 4.788 classi, con 117.024 iscritti (tra cui 1.174 alunni portatori di handicap e 5.366 studenti con cittadinanza non italiana), che sono affidati a 9.862 docenti. Una presenza significativa, che comunque deve affrontare la delicata fase economica e la riduzione dei fondi nazionali. E così anche il sistema paritario lombardo cerca di destreggiarsi tra «dilazionamento dei pagamenti e borse di studio» per aiutare le famiglie in difficoltà, come ha spiegato il presidente della Fidae Lombardia (federazione che riunisce gli istituti paritari dalla primaria alle superiori), suor Anna Monia Alfieri. «Pur di non aumentare i costi cerchiamo di contenere il più possibile le spese» aggiunge il presidente della Fidae lombarda.

Domani in piazza del Duomo gli oltre 30mila partecipanti alla marcia si ritroveranno non solo per ribadire la propria richiesta di libertà di scelta educativa, ma anche per incontrarsi con l'Arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, che rivolgerà la propria riflessione ai presenti. Una presenza, quella dell'Arcivescovo di Milano, che non è mancata in questi 31 anni di marcia: prima di Scola all'appuntamento hanno sempre voluto portare il proprio sostegno e apprezzamento il cardinale Carlo Maria Martini (sotto il cui ministero episcopale prese avvio la manifestazione) e il cardinale Dionigi Tettamanzi. Accanto al cardinale Scola vi sarà anche un ospite d'eccezione: il segretario generale della Conferenza episcopale francese, Pierre Marsollier, che porterà la propria testimonianza sulla scuola cattolica in Francia. Per tutti «il traguardo» domani è posto in piazza Duomo per le 11. Un momento di festa, musica e riflessione. Ma soprattutto l'occasione per ribadire una presenza significativa per l'intero sistema scolastico nazionale.