La 32esima edizione dell' "Andemm al Domm".

Liberi di educare per educare alla libertà

In 30mila tra genitori, alunni e insegnanti si sono trovati in piazza Duomo a Milano per la 32esima edizione dell'"Andemm al Domm". Per ribadire alle istituzioni competenti il valore della scuola libera e paritaria. E pubblica
Filippo Magni

Milano, Monza, Sesto San Giovanni, Paderno Dugnano, Buccinasco, San Donato, Cernusco sul Naviglio, Seregno, Castellanza, Garbagnate, Corbetta. E l’elenco potrebbe continuare a lungo. Gli striscioni parlano chiaro: in piazza Duomo sono confluiti bambini e genitori da ogni parte della Diocesi. Innalzano orgogliosi gli stendardi della loro scuola, in marcia per un giorno insieme alle altre scuole cattoliche della Diocesi di Milano.

È la 32’ edizione della marcia Andemm al Domm, organizzata da Agesc (Associazione genitori scuole cattoliche), Fidae (Federazione istituti di attività educative), Amism (Associazione milanese scuole materne), Fism (Federazione italiana scuole materne), Cdo (Compagnia delle Opere) Opere educative, la sezione lombarda dell’Age (Associazione italiana genitori), Fisiae (Federazione Italiana Sportiva Istituti Attività Educative) e Faes (Associazione famiglia e scuola) insieme alla Diocesi di Milano.
Si sono iscritti in 30mila, alunni genitori e insegnanti, per ribadire alle istituzioni competenti il valore della scuola libera, paritaria, pubblica.

Il cardinale Angelo Scola li raggiunge al traguardo della loro camminata, sotto la Madonnina, dove hanno già portato il loro saluto le autorità diocesane, comunali, provinciali e regionali responsabili dell’Istruzione oltre che i rappresentanti di alcune tra le associazioni organizzatrici. Raccogliendo il microfono dalla presentatrice Lorena Bianchetti, l’Arcivescovo esordisce con una raccomandazione che ha molto di paterno. «Ragazzi – dice rivolto agli studenti -, andate a scuola contenti. E uscite da scuola ancora più contenti». È il modo migliore, aggiunge, «per aiutare la nostra società a superare questa fase difficile in cui si trova». La crisi (e la famiglia e la scuola come risorse per superarla) è infatti il tema della giornata. Scola lo affronta senza indugio.

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