Gemma Capra e Michele Fazioli.

Gemma Capra: davvero tutto è positivo

La vedova del commissario Calabresi racconta la sua storia. Invitata da una parrocchia per l'Anno della Fede, torna a spiegare cosa ha significato tornare a vivere dopo l'uccisione del marito. Il servizio della televisione svizzera RSI
Massimiliano Herber

“Tutto è positivo”, è questo il titolo della serata proposta lunedì 28 gennaio 2013 dalla Parrocchia di Ravecchia a Bellinzona, in Svizzera, nell’ambito di un ciclo di incontri dedicati all’Anno della Fede.

Ospite dell’appuntamento di lunedì 28 gennaio Gemma Capra, vedova del commissario Luigi Calabresi ucciso da militanti dell’estrema sinistra nel 1972. A oltre 40 anni di quell’evento che segno gli Anni di piombo, ha raccontato la sua vicenda personale, un tassello drammatico della storia italiana e una commovente testimonianza di come si possa ricominciare forte del dono della fede.



Questo il servizio che Massimiliano Herber ha realizzato per la televisione svizzera RSI.