Padre Romano Scalfi.

«Serve un dialogo con la Russia»

«La protesta chiede di poter costruire nuovi spazi di libertà e socialità. L’Occidente condivida il bisogno del popolo ma senza schierarsi». In un'intervista, parla padre Romano Scalfi, fondatore di Russia Cristiana
Leone Grotti

Padre Romano Scalfi, 91 anni, ha fondato nel 1957 Russia Cristiana per far conoscere in Occidente le ricchezze della tradizione ortodossa russa e ha dedicato la vita «alla rievangelizzazione dell’Est, perché la fede rinascesse nel dominio del socialismo reale». Fin da bambino ha coltivato il sogno di andare in missione in Russia, dove ha passato dieci anni, dal 1960 al 1970, nel clima sovietico «paranoico e ossessivo». Avendo messo in piedi la più antica e consolidata esperienza occidentale di conoscenza e amicizia tra cattolicesimo e ortodossia, padre Scalfi rappresenta un testimone unico della storia e della tradizione russa, di cui a Tempi sottolinea «i molti vincoli culturali e religiosi con l’Ucraina».
Il sacerdote guarda «con interesse alla rivolta di piazza Maidan, anche se contiene gruppi estremisti», e spera che Kiev «riesca a trovare un accordo per mettersi in relazione sia con l’Occidente sia con Mosca».

Padre Scalfi, come giudica la rivolta di piazza Maidan?
Mi sembra che sia una protesta che non va soprattutto “contro”, ma che chiede di poter costruire nuovi spazi di libertà e socialità. La rivolta non è nata né da una mentalità russofila né russofobica ma dal desiderio degli ucraini di essere riconosciuti come persone e come società civile. Per formare questa identità hanno svolto un ruolo molto importante le Chiese: nonostante la difficile situazione di divisione esistente all’interno del paese, tutte le comunità ortodosse e cattoliche sono state concordi nel condannare la violenza, perché c’erano all’opera anche gruppi estremisti, e nel contempo hanno costantemente accompagnato con la preghiera e con la loro presenza la battaglia contro l’ingiustizia, il malgoverno e la corruzione del sistema. Mi hanno colpito due cose in particolare...

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