Una mostra in una passata edizione.

Cosa nasconde la punta di un iceberg?

La settima edizione della manifestazione, che si svolgerà dal 4 al 6 luglio. Al centro, la domanda "Come si fa a vivere?". Una provocazione da cui nascono tre giorni di incontri, mostre, spettacoli. Il risultato? Un evento sempre nuovo...
Maddalena Vicini

Da un certo punto di vista, spiegare cos’è BergamoIncontra non è per nulla “facile”. Sì, saranno tre giorni di manifestazione, in centro a Bergamo. E ci saranno, come ogni anno, mostre, incontri, spettacoli, lo spazio bimbi, la ristorazione, la libreria… Ma questi tre giorni sono la punta di un iceberg. Dietro ci sta un anno di lavoro. Anzi, sette. Dietro, o forse sarebbe meglio dire “prima”, ci sono una storia e un cammino. E, a ben vedere, raccontare una storia e un cammino non è una cosa “facile”, appunto.

C’è una storia fatta, come ogni storia che si rispetti, di persone e di incontri, di abbandoni e di ritorni, di rinunce e di scoperte, di fatiche e di avventure inaspettate, di incomprensioni e di nuove amicizie. C’è un cammino di fede che è cresciuto dentro a un cammino più grande, dentro a tanti rapporti vecchi e nuovi, dentro a una comunità, dentro al cammino che don Carrón sta facendo fare al movimento di Cl.

Il tema della settima edizione di BGI è la domanda “Come si fa a vivere?”. Attraverso le domande vere e profonde che nascono dal vivere quotidiano, il desiderio è quello di capire di più che cosa è la vita. Tutti gli incontri proposti mettono al centro questa domanda, che, presa sul serio, fa sorgere la speranza di incontrare, conoscere e seguire ciò che più corrisponde al cuore dell’uomo rendendolo pieno di soddisfazione.

Lavoro, città, patto generazionale, diritto, giustizia, educazione, solidarietà... Sono questi i temi degli incontri su cui, durante tutto il corso dell’anno, si è lavorato insieme, incontrando e conoscendo l’esperienza di ciascuno degli ospiti che parteciperanno a questa edizione, tra cui Giuseppe Bertagna, monsignor Francesco Beschi, vescovo di Bergamo, Bruno Bozzetto, il fotografo Federico Buscarino, Marta Cartabia, Giuseppe Frangi, il neo sindaco di Bergamo Giorgio Gori, la moglie dello scrittore Eugenio Corti, Vanda di Marciano, e il segretario generale di Avsi, Giampaolo Silvestri.

Novità di quest’anno, la collaborazione con Talent Garden Bergamo, dove si darà spazio a giovani innovatori nel mondo digitale, makers e startuppers per incontrarsi e raccontarsi (area Open Tag).

Alla voce spettacoli, tra le proposte, due appuntamenti con il mondo della musica: il musical teatrale con il cantautore Davide Van de Sfroos e l’autrice televisiva Silvia Motta, (Voglio guardare il sole - venerdì 4 luglio ore 20) e un percorso tra storie, canzoni, live music e video originali su Johnny Cash con Walter Muto e la “Man In Black Band” (Guidato da un desiderio indomabile - sabato 5 luglio ore 20).

Non mancheranno le mostre, due quest’anno, pensate e create ad hoc: “Come si fa a vivere? Prendere sul serio le domande che la vita pone”, una, e “Tutti i respiri della vita. Gli Ospedali Riuniti nelle foto di Federico Buscarino”. La prima, articolata lungo un percorso fatto di contributi fotografici, letterari e musicali, propone lo stesso tema che dà il titolo alla manifestazione ed è il cuore della sua proposta culturale. Partendo dalle domande più profonde che trovano spazio nell’animo umano, suggerisce uno sguardo sulla propria esperienza per scoprire che siamo fatti per qualcosa di infinito. E che la vita è più grande di quello che spesso pensiamo. La seconda è una mostra fotografica dedicata agli Ospedali Riuniti di Bergamo, oggi dismessi, per anni struttura di cura di riferimento per la città, che oggi si è dotata di edifici tutti nuovi. Tuttavia, i vecchi edifici di largo Barozzi, svuotati e destinati in futuro a diversa funzione, continuano a parlare e a raccontare tutte le avventure umane che sono passate lì dentro. La domanda di BergamoIncontra 2014 trova in questa cornice una risonanza esistenziale, personale, vera. Così le fotografie di Buscarino ci invitano a un cammino che rimette al centro la bellezza della vita.

Si potrebbe leggere questo programma pensando che i temi trattati siano simili a quelli degli altri anni. E forse può essere vero. Ma quante cose per fortuna ci sono ancora da imparare. E volendo, anche la vita è “sempre la stessa”. Eppure, se c’è una cosa che BergamoIncontra ha insegnato a tutti quelli che, a titolo volontario, partecipano alla sua realizzazione è che la novità non sta nelle circostanze in sé, ma dentro al cuore e dentro agli occhi con cui le si guarda. Lo diceva bene C. S. Lewis: «Quello che mi piace dell’esperienza è che si tratta di una cosa così onesta. Potete fare un mucchio di svolte sbagliate; ma tenete gli occhi aperti e non vi sarà permesso di spingervi troppo lontano prima che appaia il cartello giusto. Potete avere ingannato voi stessi, ma l’esperienza non sta cercando di ingannarvi. L’universo risponde il vero quando lo interrogate onestamente».