Padre Federico tra i profughi nel Carmel di Bangui.

«Preghiamo per la conversione del cuore e della testa»

Dal 2012 la Repubblica Centrafricana è piegata dalla guerra. Nel dicembre 2013, in diecimila si erano rifugiati nel Carmelo di Bangui. Oggi, padre Federico e i suoi fratelli, con tutti i profughi, celebrano una messa speciale per il loro Paese

Il 5 Dicembre 2013, in seguito agli scontri scoppiati nei quartieri di Bangui, migliaia di profughi hanno trovato rifugio nel nostro convento. Molti di loro - circa 4.000 - si trovano ancora qui. Attualmente la situazione è un po’ più tranquilla, anche se sempre molto precaria.
Per questo ragione venerdì 5 dicembre celebreremo alle 15.30 una S. Messa con tutti i nostri profughi.
In questa Messa vogliamo implorare da Dio il dono di una pace duratura e di una vera riconciliazione per tutta la Repubblica Centrafricana.
Chiederemo a Dio il dono della conversione del cuore e della testa. Ricorderemo le migliaia di persone che sono morte in questi ormai due anni di guerra.
Pregheremo per le vittime innocenti, per i cristiani e i musulmani, gli antibalaka e i seleka.
Pregheremo per quanti tra i nostri profughi abbiamo conosciuto e amato e sono morti: anziani, ragazzi, bambini.
Pregheremo per i caduti dell’esercito francese, degli altri eserciti africani e di altre parti del mondo, dei vari organismi umanitari che stanno contribuendo con il loro lavoro e il sacrificio della loro vita al ritorno della pace in Centrafrica.
Pregheremo per quanti governano e governeranno questo paese.
Pregheremo per tutte le persone che ci hanno aiutato e ci stanno aiutando con la loro preghiera, la loro amicizia e la loro generosità.
E renderemo grazie a Dio per tutti i bambini che sono nati qui al Carmel e per averci protetto da ogni pericolo.
Siamo sicuri che vi unirete alla nostra preghiera.

Padre Federico, i fratelli del Carmel e tutti i nostri profughi. (Bangui, Centrafrica)