Maria Acqua Simi con una rifugiata a Erbil, Iraq.

Una firma di "Tracce" premiata a Friburgo

Maria Acqua Simi, responsabile esteri del "Giornale del Popolo" e nostra collaboratrice, ha ricevuto il Premio 2015 dell'associazione Svizzera dei Giornalisti Cattolici. A colpire la giuria, un reportage dell'Iraq sui cristiani perseguitati

L'Associazione Svizzera dei Giornalisti Cattolici (ASJC) ha assegnato il 7 marzo il Premio giornalistico 2015: i riconoscimenti sono stati conferiti alla responsabile di Esteri del Giornale del Popolo, Maria Acqua Simi, e alla reporter radiofonica Karin Baumgartner.

Il grido dei profughi cristiani dall'Iraq
La giuria ha deciso di premiare Maria Acqua Simi, 30 anni, per uno dei reportage che la giornalista ha scritto come inviata per in Iraq lo scorso ottobre. Al centro, i cristiani perseguitati per la loro fede, un tema che sta molto a cuore al Giornale del Popolo.

«La giornalista è andata a incontrare i profughi cristiani in fuga dall'Iraq per le persecuzioni messe in atto dallo Stato islamico», ha spiegato il comitato. «(Attaverso l'articolo) si entra nella quotidianità di queste persone che vivono nella paura e insicurezza: sentiamo la loro voce. (I profughi) prendono la parola per esprimere le loro paure, le sofferenze, i sentimenti che abitano i loro animi. Ma anche le loro speranze e ciò che li tiene in vita. La loro situazione è descritta attraverso incontri e racconti duri, ma anche pieni di gioia: queste righe sono attraversate da un soffio di speranza. Si percepisce il rapporto instaurato tra la giornalista e suoi interlocutori. Un reportage che racconta una storia attraverso la voce delle persone coinvolte. Una storia delicata e ben ponderata».

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