"Solidarietà a regola d'arte–Il bisogno dell'uomo visto con <br>gli occhi degli artisti", dal 28 aprile al 7 maggio a Milano.

L'arte della carità

Questo giovedì la onlus italiana inaugura una mostra per riflettere sui bisogni dei poveri. Tra cui la salute, spesso ignorata. Ventuno quadri e foto, per altrettanti artisti contemporanei che esporranno gratuitamente le proprie opere
Alessandro Giuntini

A pochi passi dal cuore della movida milanese, l'ex Fornace dei Navigli ospiterà, da giovedì 28 aprile, un'iniziativa che intreccia l'arte al tema della povertà. La Fondazione Banco Farmaceutico ha preparato un'esposizione gratuita dal titolo "Solidarietà a regola d'arte – Il bisogno dell'uomo visto con gli occhi degli artisti".

Ventuno opere, tra pittura e fotografia, per altrettanti artisti contemporanei, che, fino al 7 maggio, proporranno con i loro lavori una riflessione sulla carità, sulla condizione dei bisognosi e sull'importanza del "dono".

Uno degli obiettivi dell'esposizione, curata dall'artista Miky Degni, è cercare di rendere più consapevoli della situazione degli oltre quattro milioni di poveri che oggi vivono in Italia. Un'indigenza che non si ferma alla necessità "evidente" di cibo e vestiti, ma che tocca tutte le dimensioni della vita. Anche la salute.

Certo, passando davanti ad un clochard è più facile capire il suo bisogno di una coperta o di un panino, mentre è molto più difficile cogliere, per esempio, il dolore per i denti mai potuti curare o per una febbre trascurata. Su questo concetto è incentrata l'opera Nuda Veritas, di Michela Fiorenza, rappresentazione ironica in stile liberty, con un sottotitolo provocatorio: Quando il popolo ha fame le brioches non bastano a sfamarlo.

L'iniziativa vuole essere un'occasione per educare a uno sguardo più ampio sui diversi tipi di necessità, e le immagini, usando le parole del presidente del Banco Farmaceutico, Paolo Gradnik, possono «essere in grado di farlo meglio di mille parole». Così, «l'universalità del linguaggio dell'arte si fa strumento privilegiato per diffondere la cultura della carità». L'arte diventa, in questo modo, un ponte ideale verso la povertà, raffigurato anche "fisicamente" nella tela di Jessica Sortino, Only Hope, le cui due estremità culminano in una stretta di mano simbolica, tra il bisogno da una parte e la solidarietà dall'altra.

Oltre agli artisti già citati saranno ospitate le opere, tra gli altri, di Renato Galbusera, Roberta Pagliani, Francesco Zavatta e Pio Tarantini.

La mostra sarà inaugurata dall'Assessore alla cultura di Milano, Filippo Del Corno. Momento centrale dell'evento sarà, poi, il 3 maggio alle ore 18.30, la presentazione tenuta dallo storico dell'Arte Philippe Daverio, che interverrà anche per raccontare anche l'esperienza del Banco Farmaceutico e del non profit italiano.

L'esposizione sarà visitabile tutti i giorni e ci sarà, inoltre, la possibilità di acquistare le opere, il cui ricavato andrà, in parte, a sostegno delle attività della onlus.

Per informazioni: www.bancofarmaceutico.org