Il presidente Sergio Mattarella con Emilia Guarnieri.

Meeting 2016: «Apre il Presidente»

La presentazione della prossima settimana riminese. Tra i contenuti degli incontri e delle proposte in calendario, gli interventi di Luciano Violante, di monsignor Silvano Tomasi, di Tosca. E l'annuncio della visita di Sergio Mattarella

Sarà il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ad inaugurare il Meeting di Rimini 2016. Lo ha annunciato oggi la presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, Emilia Guarnieri, all’anteprima della kermesse al Chiostro del Bramante di Roma. Alla presentazione della trentottesima edizione (dal 19 al 25 agosto) sono intervenuti tre amici del Meeting, che saranno tra i protagonisti di quest’anno dedicata al tema "Tu sei un bene per me".

L’incontro capitolino è iniziato con la cantante ed attrice italiana Tosca. «Appartiene alla tradizione del Meeting affidare la comunicazione dei contenuti alla energia suggestiva della bellezza», ha detto la Guarnieri presentando quella che sarà la serata inaugurale del Meeting: lo spettacolo “Un solo canto” , dove Tosca si esibirà insieme alla soprano libanese Tania Kassis e alla giovane interprete siriana Mirna Kassis. «L’esperienza della bellezza», ha proseguito la presidente del Meeting, «diviene occasione per intuire una positività possibile della vita, per tirare su lo sguardo e spalancarlo sulla realtà. La bellezza allarga il cuore. Questa passione per una verità che si comunichi attraverso il bello è anche quest’anno l’anima dello spettacolo inaugurale».

Due brani suggestivi di Tosca, che spazia «in un viaggio nelle note e nel canto, dentro e fuori l'Italia», alternando versi di Fernando Pessoa (un poeta «capace di scendere dentro se stesso») e canzone napoletana, lingua francese e note di Ivano Fossati. Poi il dialogo continua con il presidente emerito della Camera dei Deputati, Luciano Violante, che introduce una delle principali mostre del Meeting, dedicata ai settant’anni della Repubblica italiana (“L’incontro con l’altro. Genio della Repubblica 1946-2016”) e accompagnata da sei incontri lungo la settimana riminese.

Tutto è nato da un’intuizione dello stesso Violante alla fine del Meeting 2015, constatando il bisogno di memoria, soprattutto nei giovani, della storia della Repubblica. «Che è una parola importante: res publica si distingue da privata, richiama al bene comune. E in Italia nasce prima della stessa Costituzione. La mostra non è una celebrazione, è un percorso alla riscoperta delle nostre radici. Ci siamo incontrati, poi divisi, poi avvicinati di nuovo e ancora separati. Ma con una spinta che va sempre verso l'incontrarsi» e verso il percorrere un tratto insieme, pur con tutti i limiti. Nel "genio della Repubblica" c'è il genio dei padri fondatori, ma anche quello del popolo italiano («che nel giugno 1946, non dimentichiamolo, si ritrovò per la prima volta nella sua storia a poter decidere su qualcosa di importante: e lo fece unito»). E questo popolo va coinvolto di nuovo nell'avventura della politica, delle decisioni sul bene di tutti...

Il tema dell’immigrazione è invece anticipato da monsignor Silvano Maria Tomasi, arcivescovo e membro del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace. A Rimini il fenomeno che sta sfidando tutti sarà approfondito in molte occasioni e in particolare con la mostra “Ero forestiero e mi avete ospitato. Migranti, la sfida dell’incontro” .

«I migranti vengono perché non hanno alternative. E ci interrogano, ci pongono domande», ricorda Tomasi. Una su tutte: «Che facciamo con loro? Che tipo di società vogliamo costruire?». La chiave sta in come pensiamo di gestire questo cambiamento. Se noi pensiamo che l'altro è un bene, se abbiamo fiducia in lui, possiamo costruire qualcosa insieme. Se prevale la paura, si blocca tutto». La sfida è lì, nel «cambiare dalla paura alla fiducia nel futuro. E nell'essere coerenti: non possiamo lamentarci delle conseguenze delle nostre stesse politiche. Investire miliardi in armi e poi lamentarci che i conflitti si moltiplicano e creano flussi di rifugiati. Dobbiamo avere il coraggio di affrontare il problema alla radice».

«Questi tre amici ci hanno fatto entrare di più dentro il titolo di quest’anno: Tu sei un bene per me», ha concluso la Guarnieri. Un’affermazione che è «l’orizzonte di una certezza da scoprire e sperimentare in tutta la sua verità. Così semplice, così drammaticamente attuale e, al tempo stesso, così carica di provocazioni per ognuno di noi». Chiude un ultimo brano di Tosca. Aspettando il programma, che verrà ufficializzato entro fine giugno (sul sito: www.meetingrimini.org). E in attesa che la Fiera apra i battenti