Trump, ecco perché gli americani lo hanno scelto

Il testa a testa fino all'ultimo. La notte dell'election day americano ha il suo vincitore. Il racconto della notte elettorale di Riro Maniscalco. E qualche motivo del successo il "tycoon"
Maurizio Maniscalco

Sono tornato giusto in tempo per votare. Si vota di martedì, il primo martedì di novembre ogni quattro anni. Un giorno feriale, un giorno qualsiasi in cui i cittadini devono cavar fuori tra i pochi o tanti impegni il tempo necessario per recarsi ai seggi. Dovreste venire a vedere per capire come funziona. Tutto sembra alquanto approssimativo, da come trovare il luogo fisico dove votare, all'identificazione dell'elettore, alla riservatezza del seggio. Con un piccolo fuoco d'artificio tecnologico alla fine perché la scheda non finisce in un'urna, ma in uno scanner che la inghiotte.

Ho votato verso l'ora di pranzo, a due passi da casa, nella palestra di una scuola dove ho trovato una fila lunghetta fatta di pensionati e casalinghe, cosa comprensibile vista l'ora. Quello che non finisce mai di stupirmi è vedere "l'assortimento umano" di Brooklyn, bianchi, neri, gialli, mediorientali con e senza velo, ispanici…tanti incapaci di dire una sola parola in inglese. Chissà cosa sapranno, cosa avranno capito di questa campagna. Eppure votano come me, e come me se ne tornano a casa con un bello sticker sulla giacchetta: "I Voted", io ho votato.

Giornata storica, comunque vadano le cose: lei sarebbe la prima donna, lui il primo non politico a diventare Presidente. È stata una campagna lunga, ricca di colpi bassi, gossip e povera di contenuti. Per questo siamo allo stesso tempo col fiato sospeso e annoiati. Nel retropensiero di tutti e nelle parole di tanti non si vede l'ora che sia già domattina e in qualche modo sia tutto finito. Si elegge il Presidente, ma non solo. Occorre un totale di 51 eletti per controllare il Senato, e oggi ci sono 34 seggi in ballo e nel sistema di checks and balances americano il Senato costituisce la chiave di volta per le politiche del Presidente.

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