L'attacco dei salafiti ad una chiesta copta.

«La regia politica che “guida” gli attacchi alle chiese»

Wael Farouq, intervistato da “ilsussidiario.net“, parla dell'attacco sferrato dai salafiti contro una chiesa copta. «Gli assaltatori condividono l'ideologia di Al Qaeda», spiega, «e hanno l'obiettivo di instaurare uno Stato islamico con la violenza»
Wael Farouq

«L’attacco dei salafiti alla Chiesa copta di Imbaba è una rappresaglia nei confronti dello storico accordo raggiunto sabato da tutti i partiti liberali egiziani», in grado di cambiare radicalmente i risultati delle prossime elezioni politiche di settembre. Lo afferma Wael Farouq, professore dell’American University del Cairo e vicepresidente del Meeting Cairo, in seguito alle violenze che hanno portato alla morte di una decina di persone, dopo che si era diffusa la voce che una donna convertitasi all’Islam sarebbe stata segregata in una chiesa. Per Farouq, i responsabili delle violenze sono persone che «condividono l’ideologia di Al Qaeda e hanno l’obiettivo di instaurare uno Stato islamico con la violenza», e chi li manovra sono i servizi segreti legati a Mubarak. Ma per Farouq «dopo le elezioni i partiti liberali modificheranno la Costituzione, in cui si afferma che “la Sharia è la fonte principale della legislazione”, indicando al suo posto che “i principi della Sharia sono una delle fonti insieme a quelli della dottrina cristiana”».

Professor Farouq, quali sono le cause di quanto è avvenuto sabato a Imbaba?

Gli attacchi alla chiesa sono stati una reazione all’accordo raggiunto tra le diverse forze liberali, e che rappresenta il più grande evento politico dalla rivoluzione a oggi. Cinquemila leader, esponenti della società civile, attivisti dei diritti umani, figure pubbliche, direttori di Ong, si sono riuniti insieme da tutto l’Egitto per combattere l’instaurazione di qualsiasi forma di Stato religioso o militare. Poche ore dopo i salafiti hanno scatenato le violenze.

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