I tagli dell'Ue ai poveri, un rischio per tutti

Ridurre dell'80% i fondi del Programma sugli aiuti alimentari agli indigenti. Questa decisione della Commissione europea sul tavolo di discussione dei ministri dell'agricoltura. Un provvedimento che cambierebbe la vita di milioni di persone
Fabrizio Rossi

Domani i ministri europei dell’Agricoltura si riuniscono attorno ad un tavolo. All’ordine del giorno, però, non c’è il diametro delle zucchine o un marchio di tutela della pizza. Ma un provvedimento che interessa più di 40 milioni di poveri.
Qualche mese fa la Commissione Europea ha deciso di tagliare l’80% dei fondi per gli aiuti alimentari agli indigenti (Pead), destinati a ridursi da 500 milioni di euro a 113. Una scelta che, solo in Italia, cambierebbe la vita di tre milioni di persone. In un momento in cui l’Istat denuncia che sempre più italiani vivono sotto la soglia di povertà alimentare, e la manovra finanziaria prende di mira le tasche del ceto medio. Per non parlare degli altri Paesi a rischio di default...

Marco Lucchini, direttore generale della Fondazione Banco Alimentare, parla di «drammatica situazione». E invita tutti a seguire il video del dibattito sul sito del Consiglio: «Così da rendere evidente all’Europa che quello degli aiuti alimentari ai poveri è un tema importante e sensibile a tutti, in particolar modo per chi si rapporta direttamente o indirettamente con coloro che, deboli fra i deboli, non riescono a far sentire la loro voce».

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