Ausonio Zappa.

Ausonio, una vita eccezionale perché vera

Una banda di rumeni l'ha picchiato nella sua villa. È stato un grande amico di Don Giussani, pieno di vita e amante dei giovani. «Se potesse li perdonerebbe», racconta il figlio Gianluca: «Come quella volta a Rimini...»
Alessandro Banfi

«Mio padre? Un uomo di grande fede e me l'ha trasmessa...». Gianluca Zappa parla in televisione e testimonia come la fede in Gesù Cristo possa segnare davvero una vita. E come possa anche trasformare un momento così terribile. Suo padre, Ausonio Zappa, è in coma irreversibile, ridotto in fin di vita da una banda di rapinatori rumeni che ha fatto irruzione nella sua villa di Bagnaia, vicino a Viterbo. Eppure Gianluca racconta, ai microfoni di Canale 5 e ai taccuini dei cronisti del Messaggero, la storia di un uomo eccezionale che amava i giovani, credeva in loro. E che sapeva perdonare. «Mi ricordo un episodio capitato a Rimini», racconta ancora il figlio in tv, «quando alcuni ragazzi scipparono mio padre, lui li inseguì, li raggiunse e li fece arrestare. Ma poi in Tribunale, davanti al giudice, li perdonò... Oggi se fosse ancora in salute, so già che sarebbe a cercare quei ragazzi rumeni, per parlarci, per capirli». Le parole di Gianluca zittiscono tutti in studio e creano commozione. La fede, l'amore per i giovani, il perdono.
Ausonio Zappa, un ottantenne pieno di vita, è stato un grande amico di don Luigi Giussani, che ricordava con un affetto immenso. A lui si devono tante iniziative nel campo dell'educazione, come l'Accademia di Belle Arti di Viterbo e la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Mia moglie Maria, insegnante in un liceo romano, l'aveva incontrato recentemente insieme al responsabile del movimento a Roma, e lui, con una grande nostalgia, aveva chiesto notizie degli amici romani. E il rapporto col figlio Gianluca aveva portato anche me a parlare in un incontro pubblico a Viterbo, qualche tempo fa.
Incredibile e terribile che ci sia stato così poco tempo in queste settimane per stare insieme, dopo anni in cui ci si era persi di vista. Allo stesso tempo, come ho detto a Gianluca stamattina, "a caldo", in modo misterioso la testimonianza resa da lui in tv e coi cronisti e la stima notevole dimostrata nei confronti di suo padre da tutti sono un miracolo della presenza del Signore. Che ha sempre voluto bene a suo padre e a lui, permettendogli una vita eccezionale. Perché vera.