Luciano Violante.

Violante: «La lettera di Carrón, un richiamo per tutti»

Dalle parole della guida di Cl, apparse ieri su Repubblica, l'ex Presidente della Camera allarga la riflessione. E interroga il mondo politico: «Anche i partiti dovrebbero accogliere chi ha sbagliato aiutandolo a correggersi»
Luciano Violante

Don Julián Carrón, in una lettera pubblicata ieri da Repubblica, svolge una profonda riflessione sugli effetti dell'abuso del potere politico. Le parole del presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione riguardano in particolare il rapporto tra chi ha abusato di quel potere e la comunità religiosa di cui l’abusante fa parte. Esse non si limitano alla lesione inferta allo spirito della comunità perché si interrogano anche su come la comunità deve accogliere chi ha sbagliato aiutandolo a correggersi. Non ho la sensibilità adeguata a intervenire su questi aspetti del tema. Ma il problema della valutazione delle conseguenze dell'abuso del potere politico e del rapporto tra chi ha abusato e la comunità di cui egli fa parte si pone anche quando questa comunità è laica, quando è un partito.

L'uso propagandistico della questione morale, la tendenza di alcuni mezzi di comunicazione a trasformarsi in partito politico, senza accettare i limiti di questa collocazione, la diffusa intolleranza nei confronti della politica, intesa come pura somma di pratiche parassitarie, hanno acceso un grande incendio. E molti, invece di andare alle cause dell'incendio, ai focolai, si limitano a gettare qualche brocca d'acqua sulle fiamme più vicine, convinti che l'incendio vada spento da altri. Invece, siamo vicini al flash over, al momento in cui si registra un brusco innalzamento della temperatura e un aumento massiccio del materiale coinvolto nella combustione. L'abuso del potere politico ha tre dimensioni.

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