Un momento dell'incontro.

Uomini all'opera

Il 5 giugno un'assemblea con don Eugenio Nembrini chiuderà la Scuola per Opere di Carità. Nel terzo incontro, padre Sergio Massalongo, priore del monastero della Cascinazza, ha affrontato il valore del lavoro per i monaci. Ecco il testo

Sabato 5 giugno, alle ore 15, all'auditorium dell'Istituto Sacro Cuore (via Rombon 78, Milano) don Eugenio Nembrini terrà l'Assemblea conclusiva del percorso 2009-2010 della Scuola per Opere di Carità, dal tema "Al servizio della libertà". Ecco il testo del terzo appuntamento, cui è intervenuto padre Sergio Massalongo, priore del monastero benedettino della Cascinazza (Mi), che ha raccontato l'esperienza dei monaci su fede, lavoro, educazione ed economia.


Cos'è la Scuola per Opere di Carità?
Nata nel 2004 su iniziativa della Fondazione per la Sussidiarietà e della Compagnia delle Opere - Opere sociali, la Scuola per Opere di Carità ha l’obiettivo di fornire strumenti educativi e formativi a quanti collaborano a diversi livelli con le organizzazioni non profit. Punto di partenza, la «convinzione che una società è tanto più umana quanto più sa dare spazio e sostegno alle persone che per vari motivi vivono in uno stato di sofferenza e disagio», spiegano gli organizzatori. «L’obiettivo è quello di introdurre al metodo di lavoro che caratterizza le opere di carità, incentrato sulla condivisione del bisogno e sulla costruzione di luoghi di reale accoglienza».
Diretta da Mario Dupuis, esperto del settore non profit, presidente di Fondazione Opera Edimar che si occupa dell’accoglienza e recupero di minori, la Scuola propone, accanto a un ciclo di quattro incontri con manager e dirigenti con esperienze rilevanti nel settore, alcune visite alle opere particolarmente esemplificative dei temi affrontati.


Ulteriori informazioni sono disponibili online sul sito della Compagnia delle Opere e della Fondazione per la Sussidiarietà