Don Julián Carrón.

La bellezza della fede, risposta alle sfide di oggi

Dopo aver presentato il suo libro a Torino, don Julián Carrón risponde ad alcune domande dei nostri giorni: dalla libertà religiosa ai nuovi diritti, passando per la famiglia. «Dio ci ha dato la fede per viverla davanti a tutti»
Paolo Ondarza

Testimoniare la verità del Vangelo in una società pluralistica, ma come?
La bellezza disarmata è la fede che, con la sua capacità di fascino, può veramente affascinare le persone senza nessun altro bisogno di potere o di forza per attrarre. Se noi puntiamo sulla capacità dell’uomo di riconoscere il bello, il vero, le persone si ritrovano...

Quindi, la bellezza disarmata può essere effettivamente una risposta, anche di fronte ai grandi temi: penso ad esempio alla questione dell’immigrazione, alle questioni che riguardano più da vicino la nostra Europa...
Io penso che questa sia l’unica possibilità. Noi abbiamo tante persone che vengono da fuori: se non trovano qua un’accoglienza, se non trovano qualcosa di bello, se quello che trovano è solo il nulla, il nulla sarà come un’occasione favorevole perché da lì possa scatenarsi la violenza. Come abbiamo visto infatti abbiamo immigrati di seconda generazione, nati in Europa, cresciuti qui, che hanno ricevuto un’educazione, ma non trovando qualcosa che li possa veramente affascinare, in quel nulla sono come pronti a qualsiasi tipo di fondamentalismo o di radicalismo. O noi riusciamo a offrire qualcosa di più affascinante della violenza o saranno poi presi da qualsiasi tipo di radicalismo.

Don Julián Carrón, cosa viene a dire a noi la bellezza disarmata di fronte al dibattito che riguarda i temi della famiglia e dei nuovi diritti?
Ma... è lo stesso, sa? Vediamo che le leggi non hanno bloccato o fatto venire meno il fascino della bellezza delle famiglie. Se noi cristiani non siamo in grado di testimoniare che c’è una modalità di vivere molto più attraente rispetto all’altra, non ci sarà alcuna legge che possa bloccare il dilagare di una mentalità. È una sfida per tutti noi: la sfida non è cercare di imporre qualcosa, ma cercare di mostrare la bellezza di una vita che, nel suo fascino, è capace di convincere. La bellezza non lascia mai indifferenti. È l'unica capace di essere rispettosa della libertà dell’uomo, perché nessuno vuole che nessuno imponga niente.

CONTINUA A LEGGERE SU RADIO VATICANA